Da ranocchio a principe, la metamorfosi di capitan Andrea

Solo dodici mesi fa era Andrea Ranocchia era sul piede di partenza, con la Juventus pronta a acquistarlo per pochissimi milioni di euro ed ancora tanta strada da percorrere vista la giovane età e le prospettive che si erano delineate nei suoi confronti già dai tempi in cui guidava sapientemente la difesa del Bari insieme al compagno di reparto Leonardo Bonucci.

Un percorso che avrebbe potuto congiungersi alla Vecchia Signora nel corso dello scorso mercato d’inverno quando Andrea proprio non riusciva a ritagliarsi il giusto spazio tra le gerarchie di Walter Mazzarri, che preferiva spesso una difesa composta da Rolando, Campagnaro, Juan Jesus e con l’esperienza di Walter Samuel pronta  all’occorrenza.

Spazio ridotto che, a cavallo del gennaio scorso, ha più volte fatto vacillare la società ed il ragazzo stesso sull’eventualità di terminare anticipatamente l’avventura in maglia nerazzurra per cercare continuità e recuperare un posto nella rosa della Nazionale. Poi ecco arrivata la metamorfosi: Andrea, probabilmente non più turbato dalle continue voci di mercato, ha ritrovato fiducia e serenità dentro di sè ed effettuando un girone di ritorno in grande stile.

Lo stesso Mazzarri, convinto dalle prove sempre più convincenti del ragazzo, inizia a guardarlo con occhi diversi e la reciproca stima aumentò in maniera esponenziale. Fino ad arrivare a quest’estate quando, finita l’epopea del capitano storico Javier Zanetti, il tecnico toscano crede talmente tanto nelle qualità di Ranocchia da affidargli la fascia di capitano a discapito di giocatori più esperti ma probabilmente ritenuti non così carismatici come il difensore umbro.

Un doppio senso di soddisfazione ed orgoglio per chi aveva percepito, a causa di un periodo negativo, di essere ricordato come un giocatore incapace di esprimere tutte le sue qualità anche in grande club come l’Inter. Ora le cose sono enormemente cambiate in positivo e, nonostante il cambio di allenatore e di modulo difensivo, la posizione di Ranocchia è rimasta sempre più stabile ed al centro del progetto nerazzurro.

Ne sta facendo le spese anche un giocatore dallo spessore di Vidic che, con il modulo a 4 di Mancini, non riesce a trovare spazio perchè chiuso proprio da capitan Ranocchia e Juan Jesus. Con 14 presenze in campionato e 2 reti all’attivo, di cui l’ultima nell’importantissimo successo a Verona lunedì nel posticipo, stanno rendendo Ranocchia come uno dei giocatori più positivi in questo altalenante avvio di stagione nerazzurro.

Da ranocchio a principe in neanche un anno? La storia insegna che si può.

 

 

 

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