Dopo otto lunghi anni di permanenza nella Premier League con il Manchester United, ecco che il 18 Luglio 2014 l’Inter ha ufficializzato l’ingaggio del nuovo CEO (Chief Executive Officer), un uomo che porta una visione periferica in un club che deve rimettere i conti in asse e guardare negli occhi il futuro.
Il ”perfect man” ha il nome di Michael Bolingbroke, londinese dalla idee chiarissime per la nuova creatura di Erick Thohir. In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, il nuovo CEO, ha parlato a 360° gradi del mondo in un cui è parte integrante da 5 mesi e come primo aspetto ha toccato la parte tecnica relativa alla squadra e Mancini.
Il nuovo allenatore è stato scelto per un motivo ben preciso dalla società: ”Roberto è stato da subito il nostro primo pensiero perché è un vincente – ha esordito Bolingbroke – Non mi riferisco solo al suo passato all’Inter ma anche nei suoi trascorsi al Manchester City. Ho vissuto molto da vicino quella situazione in quanto lavoravo nella stessa città per lo United e quel titolo è stato per gran parte merito suo, la squadra non era così forte ma lui ha creato un grande gruppo”.
Ma il tifoso, oltre che ad un grande allenatore, vorrebbe vedere risultati all’altezza del brand: ”Questo è il principale obiettivo di tutti noi che lavoriamo all’interno della società, cioè quella di allestire una squadra che possa tornare ai fasti di solo quattro anni fa con la vittoria del Triplete. Siamo in un momento storico dove, soprattutto in Italia, la vita va a braccetto con il calcio e quindi bisognerà avere un pochino di pazienza in questo senso”.
Obiettivi della società comunque chiari già dal presente: ”Il tifoso vuole una squadra vincente e io dico che quest’anno il popolo nerazzurro può credere fortemente nel passaggio in Champions League della squadra come primo step di crescita. Abbiamo due soluzioni alla portata: o arrivare terzi in campionato oppure vincere l’Europa League che ci porterebbe di diritto alla fase a gironi di Champions”.