Qarabag-Inter, per qualcuno un’occasione da non sprecare

La partita di domani pomeriggio (ora italiana) fra gli azeri del Qarabag e l’Inter aprirà l’ultima giornata dei gironi di Europa League con i nerazzurri già sicuri del primato nel gruppo F mentre la formazione allenata da Qurban Qurbanov ha ancora qualche chance di qualificazione nonostante una situazione obiettivamente difficile. Per strappare il passaggio ai sedicesimi di finale la squadra del Caucaso dovrà ottenere una vittoria nel match di domani oppure pareggiare ma sperando che anche l’altra sfida, quella fra Dnipro e Saint-Etienne finisca in parità grazie alla superiorità negli scontri diretti con i francesi.

Nonostante questa partita possa avere valore solo per la formazione di casa almeno apparentemente, in realtà anche per alcuni giocatori nerazzurri quella di domani può essere una grande occasione per mettersi in mostra, dimostrare il proprio stato di forma e ribadire a Roberto Mancini la propria importanza nella rosa magari anche per future occasioni più importanti della opaca vetrina di Baku.

In primis dovrebbe rivedersi in campo Danilo D’Ambrosio, assente per quasi due mesi e che da giorni ha smaltito la lesione al legamento collaterale mediale del ginocchio destro come dimostrato dal vano ingresso nei minuti finali della partita contro l’Udinese di domenica scorsa. Per il Mancio l’ex capitano del Torino potrebbe rivelarsi un’importantissima risorsa specialmente in un momento come questo in cui una delle principali pecche della squadra è la fase difensiva sulle fasce dove sia Dodò che Nagatomo hanno dimostrato di pagare il recente cambio di modulo. Insieme a Jonathan (anche lui lungodegente), il numero 33 nerazzurro rappresenta probabilmente il ruolo di terzino puro che in uno schieramento a quattro è in grado di garantire una buona qualità sia a livello di spinta che in fase di copertura in virtù dell’esperienza e delle sue doti atletiche.

Altro giocatore sotto osservazione sarà Yann M’Vila. Arrivato in estate dopo un’estenuante trattativa, il francese era intenzionato a riscattare all’Inter l’ultima stagione molto negativa trascorsa al Rubin Kazan dove aveva perso forma fisica e soprattutto fiducia non adattandosi mai al freddo calcio russo. Sebbene il giocatore abbia recuperato in tempi non lunghissimi una condizione accettabile per questi livelli, con Mazzarri non è mai riuscito a imporsi come presenza in mezzo al campo sia per la concorrenza di Medel come mediano davanti alla difesa sia perchè quando è stato chiamato in causa spesso è sembrato sottotono e ben diverso dal giocatore che al Rennes si era fatto apprezzare dai più importanti top club europei. Con Mancini ha avuto un’ottima occasione nella partita disputata contro la Roma ma anche in quella circostanza non aveva messo in campo una prestazione sufficiente, guadagnandosi la sostituzione dopo un’ora di gioco. Domani sarà anche la sua occasione di smentire ogni tipo di critica.

Altro giocatore probabilmente giunto all’ultima spiaggia nella sua altalenante avventura nerazzurra è Renè Khrin che dopo la maturità acquisita nelle quattro stagioni a Bologna era stato ricondotto alla base sia in virtù delle liste Uefa (essendo un prodotto della cantera interista) e perchè ritenuto un giocatore adatto a ricoprire il ruolo di riserva nella rosa nerazzurra. Ahimè, come spesso accaduto anche nelle annate passate, anche quest’anno lo sloveno è stato bloccato da molti infortuni e quasi mai è stato impiegato durante la stagione con due sole presenze in campionato e un’altra manciata di minuti in Europa League. Giocando da titolare domani potrebbe finalmente dimostrare di poter dire la sua in questa squadra e giocarsi le sue carte nel club che l’ha cresciuto calcisticamente.

Infine potrebbe beneficiare della trasferta azera anche il giovanissimo bomber nerazzurro Federico Bonazzoli che dopo aver demolito ogni tipo di record legato ai suoi prematuri esordi sia in Serie A (nell’ultima giornata dello scorso campionato contro il Chievo)  che in Europa League (titolare contro il Saint-Etienne il 6 novembre scorso), adesso è alla ricerca della prima gioia con i grandi. Essendo ancora diciassettenne può godere di una bassa dose di pressione sulle sue spalle e potrà quindi sfruttare una partita sulla carta tranquilla per mettere in mostra le sue qualità in collaborazione con il probabile partner d’attacco ossia Osvaldo. Con una prestazione degna di nota, il baby interista potrà confermare a Coach Mancini di essere effettivamente la quarta punta della rosa, magari guadagnandosi più fiducia anche in prospettiva mercato invernale quando l’Inter cercherà comunque delle pedine offensive.

 

 

 

 

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