Gianluca Rossi: “Basta parlare di terzo posto. La grande Milano del calcio è un ricordo”

Il giornalista di fede nerazzurra Gianluca Rossi, dal suo sito, fa un’analisi della situazione in casa Inter il giorno dopo la bruciante sconfitta con l’Udinese.

Il noto giornalista parla di una vera e propria debacle e non risparmia nessuno, tranne Mancini. Ecco le sue parole.

“Ormai San Siro nerazzurra fa felice qualunque avversario. Porte aperte a chiunque voglia vincere, ex compresi, per la serie: “Venghino, signori, venghino!””- così inizia Rossi la sua analisi e riferendosi alla partita di ieri sottolinea “dopo un primo tempo almeno all’altezza del compito chiuso da un bel gol di Icardi su invitante assist di Guarin, uniche cose degne di nota dei due, nella ripresa si è dissolta finendo per facilitare la rimonta friulana e perdere meritatamente la più agevole delle partite. La reazione dell’Inter, una volta sotto, è stata quella della tipica squadra senza testa, mentre Mancini si copriva gi occhi per la disperazione, purtroppo consapevole di una situazione ancor più grave del previsto.”

Parlando del futuro e della situazione della benamata dice “C’era da attendersi almeno 7 punti, se non 9, nel trittico Udinese, Chievo, Lazio. Per come è cominciata, sarà un miracolo racimolare qualche punticino nelle restanti due gare. Quindi, basta parlare di terzo posto e altre amenità”

Anche sul fronte mercato il giornalista va giù duro ” a gennaio forse è davvero il caso di muoversi anche in uscita, piantandola di spacciare per campioncini giocatori che qui, magari solo qui, non riescono comunque ad esprimersi dignitosamente. All’Inter serve gente con palle d’acciaio, perché qui è sempre più complicato che altrove. Non dovrebbe mai essere così, ma ormai me ne sono fatto una ragione. E’ un fatto storico.”

Rossi termina la sua analisi chiudendo le porte alla speranza “Insomma tra Inter e Milan un bel Sant’Ambrogio, ma vederle perdere entrambe nella stessa giornata contro avversari sulla carta inferiore temo possa diventare una costante: era già capitato alla 10.a giornata con l’Inter a Parma e il Milan a San Siro col Palermo, è capitato ancora nel giorno dedicato al Patrono della città. E temo capiterà ancora.
La grande Milano, soprattutto nel calcio, è solo un ricordo.”

 

 

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