GdS – Kovacic, un 10 senza ispirazione

Dopo l’ennesima sconfitta stagionale dell’Inter subita nel posticipo di ieri contro l’Udinese di StramaccioniLa Gazzetta dello Sport analizza cosa è mancato ai giocatori di Roberto Mancini per conquistare i tre punti che ormai mancano da quasi un mese e mezzo. Nello specifico ci si focalizza sulla prestazione di Mateo Kovacic, giocatore che ha le qualità per accendere la luce ma che troppo spesso non riesce a incidere come dovrebbe e come potrebbe soprattutto in virtù del suo indiscusso talento.

Nella partita contro i friulani il baby croato non è stato impiegato nella discussa posizione di esterno come accaduto nelle ultime occasioni in cui l’ex giocatore della Dinamo Zagabria aveva davvero faticato nell’entrare nel vivo nel gioco, bensì nella classica posizione da trequartista alle spalle di due punte. I numeri parlano chiaro e almeno quelli sorridono a Mateo che rispetto al derby ha quasi raddoppiato il numero dei passaggi, specialmente quelli eseguiti nella metà campo avversaria, dove ha la responsabilità di incidere. Sicuramente, vista l’abitudine di accentrarsi e partire nelle sue percussioni palla al piede, partendo già in posizione centrale era scontato come la sua manovra si velocizzasse. Peccato che non sia mai portato a innescare in maniera fruttuosa i compagni e questo pesa nel bilancio finale della partita.

Tanti, troppi errori in fase di rifinitura dove Kovacic ha tutte le qualità per far male mentre le 16 palle perse ieri costituiscono un dato molto negativo che rende difficile pensare che il croato possa da solo cambiare le sorti di una partita, almeno in questo momento. Oltre alla difficoltà di mettere in porta gli attaccanti emerge la difficoltà di mettere in porta il pallone, come dimostrano le occasioni malamente sprecate, soprattutto quella nel primo tempo in cui ha colpito la traversa dall’interno dell’area piccola o nella ripresa quando ha sprecato la buona sponda di Kuzmanovic.

A questo punto appare impietoso fare il confronto con un 10 che in tempi non lontani riusciva a inventare calcio e a creare occasioni in quella posizione come Wesley Sneijder ma bisogna lasciar crescere questo giocatore senza caricarlo di troppe pressioni anche se viene da pensare che finchè agirà da solo perchè non affiancato da grandi campioni continuerà sempre a faticare agendo come una cattedrale nel deserto.

 

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