GdS – Inter, cambiano allenatore e modulo ma non i risultati

L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport riporta gli aspetti più eloquenti della sconfitta rimediata dai nerazzurri contro l’Udinese. L’ultima partita di Andrea Stramaccioni da allenatore dell’Inter è datata 19 maggio 2013 quando, guarda caso, fu sconfitto proprio dai friulani 2-5 e ieri ha affrontato per la prima volta, da avversario, il suo recente passato.

Emblematico come gli ex di turno cioè Strama e il suo vice Dejan Stankovic abbiano incassato più applausi d’affetto ieri sera anche dopo la partita rispetto a quelli ottenuti in un anno da Walter Mazzarri dal pubblico di San Siro, mai in grado di amarlo. C’è anche da dire che l’ultima vittoria dell’Inter in campionato risale al lontano 29 ottobre quando sedeva ancora l’ex Napoli sulla panchina e quando si cercava ancora di preservarne la sua figura evitando di invocarlo durante le formazioni elencate dallo speaker e quando la società pareva voler insistere con quel famoso progetto iniziato una stagione fa.

La squadra allenata da Roberto Mancini era riuscita anche a passare in vantaggio dopo un primo tempo passato interamente all’attacco ma anche nella prima frazione la manovra si manifestava insicura e pericolosa con molti palloni persi a centrocampo che spesso e volentieri hanno innescato i contropiedi friulani. Errori poi ampiamente amplificati nella ripresa quando i nerazzurri si sono resi protagonisti del tipico crollo psico-fisico con cui hanno gettato alle ortiche l’ennesima possibile vittoria e l’ennesima occasione di accorciare dai piani alti della classifica.

Il Mancio aveva finalmente scelto il modulo forse più congeniale alla sua idea di gioco ossia il 4-3-1-2 con cui sperava di far male agli avversari soprattutto con verticalizzazioni e un gioco più rapido di quello spesso compassato delle ultime partite. L’approccio è stato positivo, forse anche grazie all’assetto tattico, ma ha prodotto troppo poco. Un gol, quello di Icardi, su due tiri nello specchio nonostante un predominio durato almeno un’ora di gioco, dopo di che l’Udinese ha ricordato quanto l’Inter soffra maledettamente di paura di vincere. E’ infatti bastato il gol del pareggio di Bruno Fernandes per creare una confusione tale da ricevere anche in regalo il gol del vantaggio, confezionato malamente da Palacio e scartato con piacere da Cyril Thereau.

Una vittoria che manca da un mese e mezzo, una squadra che subisce almeno un gol a partita dallo stesso periodo, 18 punti di distacco dalla vetta dopo 14 giornate, 9 punti di distanza dal miraggio del 3° posto e, dato forse più sconcertante, appena 7 punti in più della zona retrocessione. Pochi dati che forniscono una fotografia minuziosa e deplorevole dell’attuale momento di un Inter piccola piccola.

 

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