Prosegue a ritrmi serrati il procedimento Uefa che sta indagando su tutti quei club ancora non in linea con i parametri del Financial Fair Play che coinvolge ad esempio Monaco, Liverpool, Besiktas, Krasnodar, Sporting Lisbona, ma anche Inter e Roma. Secondo quando scritto dalla Gazzetta dello Sport i due club saranno infatti chiamati a febbraio a sottoporsi al giudizio della commissione investigativa che verificherà la situazione di bilancio e di lì stabilire eventuali provvedimenti e sanzioni.
Per quanto riguarda la Roma la situazione è pressochè positiva visto che nonostante il rosso di 100 milioni degli ultimi tre anni comunque a fine stagione il pareggio di bilancio è un obiettivo alla portata mentre la società di Erick Thohir parte da qualche gradino più in basso per la necessità di colmare un gap di 180 milioni oltre agli altri impegni finanziari che la riguarderanno prossimamente. Nell’audizione tenutasi a novembre, il CEO nerazzurro Bolingbroke e il d.g. Fassone hanno parlato di un progetto di risanamento pluriennale grazie alla riduzione dei costi successiva al passaggio di proprietà oltre alla speranza di aumentare i ricavi dell’area marketing con i recenti accordi stretti con Infront e Nike.
In ogni caso la prossima settimana ci saranno nuove indagini condotte dall’Uefa nella sede nerazzurra per una ulteriore analisi dei conti mentre per la Roma il controllo sembra fissato a gennaio e nella fase più intensa dell’inchiesta i due club dovrebbero seguire la stessa linea condotta lo scorso anno da Manchester City e PSG ossia il patteggiamento che prevederà nuove verifiche con sanzioni che saranno proporzionali alle defezioni economiche trovate.
Nella capitale filtra ottimismo per la recente crescita dei conti che potrebbe ridurre al minimo ogni tipo di provvedimento mentre per l’Inter, nonostante gli sforzi, c’è un maggior rischio di incappare in multe o limitazioni economiche sul mercato oppure restrizioni sulla rosa da iscrivere nella prossima partecipazione ad una competizione europea. Il club milanese sta facendo il massimo per far quadrare i conti e dimostrare all’Uefa che il nuovo corso ha interrotto la linea del passato e punta con decisione al rispetto di tutte le richieste del FFP.