Ventisei trofei con la maglia del Milan, con record di presenze assoluto: 902. Di derby Paolo Maldini ne ha vissuti una sfilza, tra gioie, dolori e rimpianti. Proprio perché conosce le insidie della stracittadina si mantiene piuttosto prudente, pur consapevole che “anche quando si gioca questa partita il rapporto tra milanisti e interisti in campo è molto meno teso di quanto si pensi. Il problema, semmai, è tra le due tifoserie”.
-Come arriva il Milan a questo match-clou?
“Con una serie di difficoltà fisiologiche per quello che ha vissuto negli ultimi mesi. L’entusiasmo serve, ma poi occorrono due elementi: la qualità dei giocatori e, più in generale, la solidità dell’ambiente. Tirando le somme, ritengo che questo Milan sia ancora una squadra dai lavori in corso”.
-Per quanto tempo?
“Non saprei, ma credo che ci sia da aspettare un pochino”.
–Chi può fare oggi la differenza tra i rossoneri?
-Per il Milan era davvero meglio affrontare l’Inter di Mazzarri piuttosto che quella di Mancini?
“Sono tutti discorsi che si fanno e lasciano il tempo che trovano. Sarà, come sempre, il campo a decidere e questa volta è un derby veramente aperto a qualsiasi risultato”.
-Per il resto, bisogna aspettarsi una nuova carriera di Maldini nel tennis?
-Si potrebbe fare di più in questo senso?
“Una volta, alla fine degli Anni Ottanta, a Milano c’era anche il torneo. Credo che questa città ami molto il tennis e spero che prima o poi si riesca ad organizzare qualcosa a livello professionistico”.
Fonte: Mitomorrow