Stagioni opposte, destino comune: l’Inter festeggia Andreolli e Juan Jesus

Marco Andreolli e Juan Jesus giocano nello stesso ruolo ma hanno due caratteri profondamente diversi: il primo è silenzioso e riservato, il secondo è più giovane e ha una spiccata personalità. Entrambi sono nati il 10 giugno: Andreolli nel 1986, Juan Jesus nel 1991. Al di là della condivisione del giorno di nascita e del ruolo in campo la loro annata è stata profondamente diversa. Nel loro destino c’è ancora la maglia nerazzurra ma lo stato d’animo, dopo questa travagliata stagione, è differente.

Il brasiliano, nonostante l’infortunio al ginocchio rimediato a inizio aprile, ha vissuto un’annata da protagonista. Walter Mazzarri lo considera un titolarissimo, oltre che un potenziale campione. JJ è partito spesso e volentieri nell’undici titolare e sarà un tassello fondamentale del nuovo corso sia che il tecnico toscano decida di ripartire con la difesa a tre, sia che scelga di passare a una linea con quattro difensori. In questi giorni sta lavorando duramente per poter tornare a disposizione per le prime amichevoli stagionali: il recupero dall’infortunio procede bene e le possibilità di vederlo con il gruppo già durante il ritiro di Pinzolo aumentano di ora in ora.

Discorso diverso, invece, per Andreolli. Il ritorno all’Inter dopo anni di esperienza in giro per l’Italia è stato agrodolce: quando è stato chiamato in causa, il 28enne ex Chievo ha sempre risposto presente, ma il suo minutaggio (410 minuti totali tra campionato e coppe) è stato davvero troppo basso in confronto alle attese. Per questo, sulla sua permanenza a Milano (già messa in dubbio a gennaio) resta un piccolo punto interrogativo, ma l’impegno europeo che attende la squadra l’anno prossimo potrebbe dargli qualche chance in più, visto anche il suo passato nelle giovanili nerazzurre, parametro da non trascurare nella compilazione delle liste Uefa.

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