Lo strano caso di Guarin: dal rinnovo alla panchina, fino all’errore fatale

L’edizione odierna del Corriere dello Sport analizza lo strano caso di Fredy Guarin, che non sembra trovare la giusta tranquillità in nerazzurro. Il giocatore dell’Inter infatti, ormai da gennaio sta vivendo una serie di numerosi alti e bassi che lo pongono spesso sotto i riflettori per motivi positivi e non, provocandogli non poche pressioni. Iniziando dai noti fatti di mercato a gennaio, a meno di un passo dall’addio, ha poi saputo ritagliarsi nuovamente la fiducia di club e tecnico fino alla riconferma ed al prolungamento del contratto della scorsa settimana fino al 2017. Momento alto, altissimo della sua carriera in nerazzurro. Un sogno che si realizza, una bella soddisfazione dopo i qui pro quo della questione Vucinic e Juventus.

Poi un comportamento poco attento e concentrato in allenamento e la panchina, negli stessi giorni che per lui sarebbero dovuti rappresentare uno stimolo in più per fare bene.  Contro il Livorno parte dalla panchina ma poi Mazzarri decide di concedergli ancora fiducia buttandolo nella mischia nella ripresa. Qualche occasione per siglare la rete ce l’ha ma la spreca, prestazione sufficiente ma non meritevole di plauso. Poi il retropassaggio fatale, Samuel che si lascia scappare Emeghara ed il pari toscano che è una doccia fredda. Una situazione più che atipica, che dovrà essere risolta con un’altra iniezione di fiducia e con un fulmineo riscatto, per dimostrare ancora una volta ai tifosi, allo staff tecnico ed agli addetti ai lavori il vero valore di Fredy Guarin.

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