Dopo Immobile e Toni, ecco Denis: contro l’Atalanta, Ranocchia si gioca rinnovo e Mondiale

Proprio strano l’andamento del campionato di Andrea Ranocchia: un inizio da titolare inamovibile, nella difesa-cassaforte elogiata da tutti nelle prime giornate, al fianco di Campagnaro e Juan Jesus; poi, verso i primi di dicembre le certezze sembrano non essere più le stesse e il 23 nerazzurro si perde tra prestazioni appannate e tanta panchina. Durante la finestra di mercato di gennaio sembra a un passo dal Galatasaray, ma alla fine l’affare non si conclude. Così, due settimane fa, eccolo riapparire dal tunnel degli spogliatoi, quasi tre mesi dopo l’ultima partita giocata (6 gennaio, Lazio-Inter 1-0) per affrontare il Torino di Cerci e Immobile. “Rana” se la cava alla grande e da lì si volta pagina.

Per Mazzarri la difesa costituisce le fondamenta del suo amato 3-5-2: senza un terzetto granitico dietro è difficile che la squadra possa sviluppare gioco e ottenere risultati. Per questo, una volta trovata la formula giusta, il mister toscano è molto restio a cambiare. Se un giocatore dimostra di essere in forma, d’altra parte, perché mai dovrebbe stare in panchina e fare posto a qualcun altro? Le regole sono chiare: Ranocchia ha giocato alla grande contro il Torino e si è meritato il posto anche contro l’Hellas la settimana dopo. E visto che anche in quel caso ha fatto bene, neutralizzando l’esperto Toni, domani lo aspetta l’Atalanta.

Un terzetto di partite da titolare come questo, Ranocchia non lo giocava da un bel po’, dai primi mesi di campionato. Per lui sarà una prova del nove da non sottovalutare: dopo essere stato a lungo in panchina dovrà dimostrare di poter giocare anche più partite ravvicinate senza cali di condizione o concentrazione. Domani si troverà davanti un attaccante molto pericoloso, che ultimamente ha sempre fatto male all’Inter: German Denis, forte fisicamente e bravo sia di testa che con i piedi.

Ranocchia si gioca molto in queste partite: per lui altri 90 minuti ad alto livello potrebbero voler dire la conferma (quasi) definitiva da titolare nell’Inter e una chiamata da Prandelli nel prossimo raduno italiano. Il Mondiale è una ambizione troppo forte per permettersi passi falsi. “Rana” è pronto a dare il massimo.

 

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