Dalle bombe al no a Juventus e Milan: ecco Nemanja Vidic

Quando cresci sotto le bombe, e senti sibilare proiettili e aerei, e ti ripari fra i ruderi di case sventrate della Serbia e il tuo migliore amico crolla davanti a te per un attacco al cuore, sul campo, giocando a calcio, beh, «allora apprezzi la vita forse più di alcune altre persone…». Nemanja Vidic è ben oltre che il futuro centralone dell’Inter e un colpaccio a parametro zero. E’ un Colosso che ha visto il mondo da altre angolazioni, ed è per quello – come disse al Dailymail nel 2008 – che giocoforza capisci quant’è forte e da abbracciare la vita.

C’è calcio e c’è storia dietro Nemanja. C’è la forza di imporsi al Manchester United dopo un inzio in cui credeva di aver sbagliato scelta e un colloquio con Sir Alex Ferguson che gli dà forza; e quella scelta arrivò a scapito della Fiorentina che lo ebbe praticamente in mano, più del Parma e del Palermo qualche anno prima. C’è l’Italia nel suo destino: è evidente. E finalmente, davanti a varie proposte, Vidic ha scelto proprio l’Italia. E ha scelto l’Inter perché è rimasto impressionato e convinto del Progetto concreto di Thohir. Lo avevano sondato Milan e Juventus, da noi: lui ha votato Inter. E appena deciso il proprio futuro, al suo manager Martina («E’ contentissimo della scelta fatta» ha detto) Vidic ha chiesto un dossier sulla A, sugli attaccanti in special modo, tanto per far capire che arrivare da noi non significa svernare.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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