A San Siro arriva una Sampdoria rinvigorita dalla cura dell’ex nerazzurro Sinisa Mihajlovic

A quattro giornate dalla sosta natalizia il campionato inizia a entrare nel vivo, delineando e marcando in maniera più concreta gli obiettivi di ciascuna delle venti squadre partecipanti al massimo torneo.

Il quattordicesimo turno prevede lo scontro a San Siro tra Inter e Sampdoria in programma domenica alle ore 15. Una sfida che vedrà il gradito ritorno al “Meazza” del neo allenatore blucerchiato Sinisa Mihajlovic protagonista, prima da giocatore (2004-2006) e poi da vice-allenatore (2006-2008), della conquista di 3 Scudetti, 2 coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane.

Ora, dopo varie esperienze sulle panchine di Bologna, Catania, Fiorentina e della Nazionale serba, ha assunto la guida della Sampdoria dal rocambolesco pareggio interno contro la Lazio dell’ultima giornata, riuscendo subito a trasmettere alla propria squadra quel temperamento e quello spirito di sacrificio che erano venuti a manare nelle precedenti partite e che, invece, saranno il marchio di fabbrica della nuova gestione.

Passando agli aspetti puramente tattici, il nuovo tecnico ha alzato il baricentro della propria squadra passando dal prudente 3-5-2 di Delio Rossi a un più spregiudicato 4-2-3-1, con i due esterni del tridente d’attacco (Gabbiadini e Wszolek; quest’ultimo verrà quasi sicuramente sostituito dal rientrante Eder a San Siro) liberi di svariare al meglio per permettere il miglior sostegno all’unica punta Nicola Pozzi.

Nella gara contro i biancocelesti, il punto di raccordo tra centrocampo e attacco era rappresentato da Nenad Krsticic, che però sarà squalificato nella sfida di San Siro a causa del cartellino rosso diretto rimediato dopo un brutto fallo su Ledesma. Ancora da verificare chi prenderà il suo posto con Roberto Soriano, autore del momentaneo vantaggio, e l’islandese Bjarnason tra i maggiori indiziati

Centrocampo che vedrà ancora in cabina di regia Angelo Palombo rispolverato da Mihajlovic nel suo ruolo naturale dopo una lunga parentesi da difensore centrale. Insieme all’aggressività del solito Pedro Obiang potrebbe essere il giusto mix di esperienza e freschezza necessario per uscire dalla difficile situazione di classifica odierna. Un esperimento che ha dato i suoi frutti nell’ultima gara e, quasi sicuramente, sarà riproposto a Milano.

Il tecnico doriano, inoltre, ha lavorato molto sul reparto arretrato che, dopo un periodo complicato, è tornato a schierarsi con una linea a quattro composta dall’ex viola De Silvestri e Costa sugli esterni, con GastaldelloMustafi coppia centrale, a protezione del portiere Da Costa. Una cerniera difensiva che ha dimostrato subito più sicurezza e ordine rispetto alle ultime uscite.

Per questo Zanetti e compagni non dovranno sottovalutare l’impegno, trovandosi di fronte un avversario parzialmente rigenerato dalla nuova gestione e voglioso di confermare la crescita, sia dal punto di vista tecnico sia sotto l’aspetto del carattere. Da par suo Walter Mazzarri ha l’obbligo di vincere per ripartire immediatamente nella corsa verso l’Europa che conta, obiettivo ritenuto fondamentale per la programmazione e la costruzione di un’Inter sempre più competitiva, come nei progetti del nuovo presidente Erick Thohir.

 

 

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