Zanetti: “Spero di giocare sabato, ma conta vincere per Moratti. Milito scalpita, Campagnaro…”

Moratti ZanettiA margine della serata organizzata per i dodici anni della “Fondazione PUPI”, associazione fondata da Javier Zanetti e dalla moglie Paula per i bambini meno fortunati dell’Argentina, il capitano ha risposto alle domande dei giornalisti parlando innazitutto della sua condizione:Mi sento bene e spero ci sia la possibilità di giocare contro il Livorno, devo trovare la forma migliore ma non pretendo nulla perchè i miei compagni stanno facendo bene. Sarò disponibile ed è già un buonissimo risultato. In quale ruolo giocherò? Non abbiamo parlato del ruolo con il tecnico. La squadra va benissimo così e io mi prenderò il mio tempo per trovare la forma migliore. Il mio pensiero va al desiderio che avevo dopo l’operazione, di tornare almeno per una partita e mi auguro sia più di una”. Sabato ultima partita con con Massimo Moratti da Presidente: “Ho passato tanti momenti belli con lui, se c’è la possibilità di giocare ne sarò orgoglioso ma credo che anche per Moratti la cosa più importante sia il risultato.

Si parla anche suo compagno Diego Milito (“Ci tiene tantissimo a rientrare, è molto importante per noi e non è facile dopo un infortunio come il suo riprendersi da un infortunio muscolare. Scalpita per tornare al più presto) e della possibilità che a fine carriera ricopra un ruolo dirigenziale nell’Inter: “Sapete che il mio pensiero è quello di restare legato a questa grande famiglia. Mi auguro di poter essere utile come ho fatto in campo”.

In chiusura al Capitano si parla del botta e risposta tra Inter e la Federazione Argentina: “Credo che ci siano stati degli equivoci, la cosa più importante è che Campagnaro stia bene e una volta recuperato farà il meglio per l’Inter e l’Argentina. E’ vero che è l’anno del Mondiale, è una stagione importante per tanti calciatori ma se non fai bene nel club difficilmente vai in Brasile e Hugo lo sa benissimo. E’ un professionista e sta facendo di tutto per arrivare al top della forma”.

 

Fonte: inter.it

 

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