Inter e Roma a braccetto in zona gol. A fare la differenza è la fase difensiva

Inter e RomaSi erano incontrate nella settima giornata di questo campionato, in un big match che vedeva opposte due squadre “rivelazione” chiamate a confermare quanto di buono fatto fino ad allora. San Siro tirato a lucido per il primo crocevia della stagione di Inter e Roma, con Juventus, Napoli e Fiorentina vigili sullo scontro del “Meazza”, aspettando segnali di possibili candidate al tricolore e all’ascesa in Europa.

Finì 0-3 per i giallorossi, applausi e corsa sotto la curva per Totti e compagni che continueranno così la propria marcia inarrestabile, culminata con il record di dieci vittorie consecutive dall’inizio del campionato stabilito contro il Chievo. Impressionanti i numeri della squadra capitolina: 24 gol fatti, uno solo subìto (miglior difesa d’Europa) e ben 11 giocatori diversi andati a segno in stagione.

La squadra nerazzurra, invece, subirà un brusco ridimensionamento, soprattutto per una difesa tornata incerta dopo la solidità dimostrata fino a quel momento. I numeri citati prima, confrontati a quelli dell’Inter, sono utili per capire come la crescita costante del gap tra le due squadre sia legata proprio alla loro fase difensiva: nerazzurri e giallorossi, infatti, vanno a braccetto per quanto riguarda il numero di reti realizzate, mentre stanno avendo rendimento opposto nei gol subiti. Immacolata la porta di De Sanctis, trafitta solo da Biabiany nella trasferta a Parma, che continua incredibilmente a reggere l’urto degli attacchi avversari, più ballerina, invece, la retroguardia a protezione di Handanovic e Carrizo, bucata fin qui 12 volte e con qualche certezza persa per strada.

Una di queste è certamente Hugo Campagnaro, vero leader nello schieramento a tre tanto amato da Mazzarri: solo due le reti subite dall’Inter con lui in campo.

La sua assenza tuttavia non basta a giustificare le falle di queste ultime uscite dei nerazzurri, che hanno via via perso attenzione e intensità e che hanno pagato qualche ingenuità dei singoli, decisiva nel determinare i recenti risultati.

Antonio Simone

 

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