Dopo la sosta otto partite per stabilire il vero obiettivo stagionale

obiettivo stagionaleLo 0-3 con cui la Roma si è imposta allo stadio “Giuseppe Meazza” lascia in eredità un profondo dispiacere in casa Inter. Un’amarezza che non potrà essere trasformata immediatamente in voglia di riscatto visto che la Serie A, per la seconda volta in questa stagione dopo la sosta di inizio settembre, si fermerà di nuovo per gli impegni delle nazionali in campo per le qualificazioni ai prossimi Mondiali del 2014.

Una pausa che permette, comunque, di fare un primo bilancio di questa nuova stagione partendo da ciò che indiscutibilmente e meglio rispecchia i valori espressi sul rettangolo di gioco: la classifica. Numeri alla mano, i giallorossi guidati da Rudi Garcia rappresentano la sorpresa più eclatante con i 21 punti raccolti in queste prime sette giornate, venti reti realizzate a cospetto dell’unico gol incassato (da Biabiany nel 3-1 di Parma, ndr) e con un Francesco Totti ancora leader indiscusso.

Dietro all’inaspettata capolista ci sono le conferme Juventus e Napoli, additate da tutti come le principali pretendenti allo scudetto ad inizio stagione e dimostratesi tali grazie agli ottimi risultati ottenuti sul campo (19 i punti totalizzati fin qui dai bianconeri e dagli uomini di Benitez).

Le tre compagini in testa alla classifica sono riuscite a dare il primo importante distacco al resto del gruppo, come dimostra il vuoto di cinque punti che intercorre tra la seconda e la terza rispetto all’Inter, posizionata attualmente al quarto posto a quota 14.

I nerazzurri guidati da Walter Mazzarri, prima del k.o interno di sabato sera, erano riusciti a rimanere agganciati alle prime posizioni grazie al super lavoro svolto dell’allenatore di San Vincenzo, bravo a tirare fuori il massimo dai suoi uomini e a rendere quasi nullo il gap con le altre squadre (almeno a livello di punti in classifica).

La distanza che si è creata con le prime tre della classe, però, potrebbe essere ridotta dal momento che, dal ritorno in campo fra due settimane e fino a metà dicembre, l’Inter non avrà nessuno scontro diretto. Otto partite equamente distribuite tra casa e fuori casa: Hellas Verona, Livorno, Sampdoria e Parma tra le mura amiche e Torino, Atalanta, Udinese e Bologna lontane da San Siro.

Ad interrompere questa serie di scontri senza big match ci penserà la trasferta di Napoli in programma il 15 dicembre, seguita dal derby pre-natalizio con il Milan e dalla partita all’Olimpico contro la Lazio del 6 gennaio, prima della chiusura del girone d’andata con la partita casalinga contro il Chievo Verona.

Un rush finale da brividi che accresce ancora di più l’importanza delle prossime uscite post-sosta. Solo con un egregio bottino raccolto contro le medio-piccole, infatti, l’Inter può davvero sognare di poter raggiungere quel terzo posto che significherebbe Champions League, importanti entrate economiche e, di conseguenza, una maggiore incidenza nel prossimo mercato estivo.

Con una Juventus e un Napoli più forti dell’anno passato, una Roma rivitalizzata dalla cura Garcia e una Fiorentina arricchitasi di pedine importanti, salire a fine stagione sul gradino più basso del podio è una sfida tanto difficile quanto affascinante per un’Inter che vuole continuare a stupire, nonostante lo scivolone interno con la Roma.

A Mazzarri e ai suoi ragazzi il duro compito di continuare a coltivare il sogno chiamato Champions League.

 

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