Il pagellone nerazzurro 2012/2013: Cassano, voto 6

pagellone nerazzurro Cassano Inter-Roma esultanzaProseguendo con l’analisi del rendimento degli attaccanti dell’Inter nel corso della stagione da poco conclusasi, il pagellone nerazzurro 2012/13 di SpazioInter.it si occupa oggi di Antonio Cassano. Il fantasista barese ha appena concluso la sua avventura con la maglia della Beneamata per trasferirsi al Parma nell’operazione che ha portato a Milano Ishak Belfodil.

Cassano, voto 6

Arrivato sulla sponda nerazzurra del Naviglio la scorsa estate dal Milan nell’affare che ha coinvolto anche Pazzini e che ha permesso all’Inter di incassare 7,5 milioni di euro, Cassano non ha certo deluso le aspettative, rispettando quanto di buono si era promesso di fare. Lo screzio con Andrea Stramaccioni avvenuto ad Appiano Gentile nel mese di marzo non ha certo agevolato una sua permanenza, ma la partenza del talento barese non è dovuta esclusivamente a quell’episodio. Con Mazzarri, che predilige giocatori dinamici in ogni ruolo, Cassano avrebbe trovato poco spazio, soprattutto con gli arrivi di Icardi e Belfodil, che probabilmente sarebbe sbarcato a Milano indipendentemente dal destino di FantAntonio.

L’accordo tra Cassano e l’Inter, prevedeva anche una serie di bonus: al raggiungimento di 20 tra assist, gol e rigori procurati, il numero 99 nerazzurro avrebbe ricevuto 200 mila euro e, in totale, aggiungendo i bonus legati agli obiettivi della squadra, sarebbe potuto arrivare a 800 mila euro di bonus in premi personali.

Cassano, che aveva già incassato il primo bonus da 200 mila euro alla quindicesima presenza, ha ricevuto poi il suo secondo bonus stagionale da 200 mila euro legato ai 9 gol segnati in totale (7 in campionato, uno in Tim Cup e uno in Europa League) e agli 11 assist procurati (8 in campionato, uno in Tim Cup e 2 in Europa League) per un totale di 20. Queste cifre non fanno altro che giustificare il suo acquisto, ma con l’avvento di Mazzarri le strade di Cassano e dell’Inter si sono dovute dividere per forza di cose.

In ogni caso, come detto dallo stesso Moratti, è stato “un onore averlo avuto con noi, una fortuna averlo visto indossare i nostri colori“.

 

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