Era il 16 maggio 1945 quando, a Bosco Chiesanuova, un paesino nel veronese, nasceva quello che poi sarebbe diventato il presidente più vincente della storia nerazzurra: Massimo Moratti.
Figlio di Angelo, presidente della Grande Inter di Helenio Herrera, Massimo si è laureato alla Luiss Guido Carli in scienze politiche e, sin da giovane, ha sempre mostrato un grande amore nei confronti della Beneamata.
Un amore trasversale, ereditato dal padre e, talmente forte, che è stato trasmesso anche ai figli Maria Celeste, Angelomario, Maria Carlotta, Giovanni e Maria. Dopo aver vissuto da tifoso le vittorie di papà Angelo negli anni ’60, Massimo Moratti, il 25 febbraio 1995, decise di acquistare l’Inter.
I primi anni di presidenza furono i più difficili. Infatti, nonostante le ingenti somme di denaro investite, i nerazzurri conquistarono solo una Coppa UEFA nella stagione 1997/98 grazie ad uno strepitoso Ronaldo. La storia e la giustizia, insegnano poi che gli scarsi successi sportivi ottenuti in quegli anni, non furono attribuili solo agli errori di Moratti e dei suoi dirigenti.
Nonostante un decennio avaro di successi, il Presidente continuò a sognare e a far sognare i propri tifosi. La voglia di portare i colori nerazzurri sul tetto del mondo quasi mezzo secolo dopo papà Angelo, era molto forte.
Nel 2004, l’arrivo in panchina di Roberto Mancini aprì un ciclo di vittorie. Risalgono al tecnico di Jesi la conquista di 3 scudetti, 2 Coppe Italia e 2 Supercoppe italiane. La striscia di successi proseguì con José Mourinho, il quale fu capace di portare nella bacheca nerazzurra, dal 2008 al 2010, altri 2 scudetti, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana ma soprattutto la Champions League, a 45 anni di distanza dal precedente successo.
L’Inter di Massimo divenne così la prima squadra italiana (la sesta in Europa, ndr), a centrare il cosiddetto Triplete nell’arco di una sola stagione. Le successive gestioni Benitez e Leonardo, arricchirono la presidenza Moratti di altri tre successi: la Supercoppa italiana, il Mondiale per club, conquistati dallo spagnolo, e la Coppa Italia vinta dal brasiliano.
La voglia e il desiderio di conseguire nuove vittorie, nel cuore di Moratti non sono mai tramontati. Dopo anni di investimenti però, e con il Fair Play Finanziario introdotto dal Comitato Esecutivo UEFA, il presidente nerazzurro si è visto costretto a limitare le spese.
Inevitabilmente, i risultati sportivi sono venuti a mancare. I tifosi interisti però, anche dopo una stagione come quella che sta per volgere al termine, non hanno mai incolpato Moratti per i mancati successi, bensì alcune figure che lavorano al suo fianco.
Di errori Moratti ne ha commessi e la sua gestione non si può certo definire impeccabile, ma il suo amore per il club, gli sforzi soprattutto economici profusi e l’integrità morale sempre dimostrata, ne fanno un simbolo assoluto dei colori nerazzurri.
La speranza di tutti è che presto possa tornare a festeggiare qualche trofeo insieme al popolo interista. Su questo sta lavorando da tempo, cercando dei soci che possano rimpolpare le casse del club. Non ci sarà, però, una cessione delle quote di maggioranza del club, perchè Moratti ama l’Inter e non vuole che finisca in mani insicure.
Ad ogni modo, Massimo Moratti resta il presidente più titolato della storia dell’Inter: 16 trofei conquistati in diciotto anni, resteranno per sempre nella memoria dei colori nerazzurri.
Per questo, Presidente, la ringraziamo e le facciamo i migliori auguri per un felice compleanno.