Strama: “Sarebbe un errore mandare all’aria il progetto. Inter senza identità? Critica fastidiosa perchè…”

Stramaccioni conferenza pre Inter-TorinoDomani, alle ore 12.30, l’Inter sarà attesa dal Genoa allo stadio “Luigi Ferraris” per la 37^giornata di Serie A.

In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da Andrea Stramaccioni nella consueta conferenza della vigilia.

Terza partita in una settimana. Considerando la situazione degli squalificati e degli infortuni, come avete lavorato in questi giorni?

“Sono stati giorni di gestione perchè con Napoli e Lazio, due partite molto intense, abbiamo giocato praticamente con la stessa formazione. Qualche giocatore è uscito dalla partita di mercoledì non in perfette condizioni. Da giovedì a oggi è stato un mix di preparazione della partita contro il Genoa e di gestione delle energie. A Ranocchia, che non era al meglio, si è aggiunto anche Kovacic”.

Ci si aspettava Chivu nei convocati. Come mai non c’è?

“Non è riuscito a recuperare, sente ancora dolore al piede. In un momento così non ha senso rischiare un giocatore che può avere un infortunio più grave. Cristian non ce la fa sicuramente, mentre Ranocchia è stato convocato perchè vuole fare di tutto per dare il suo contributo. Prima di utilizzarlo però valuteremo bene fino a pochi istanti prima della partita”.

Ti senti ancora in discussione, nonostante le parole di Moratti?

“Mi sento che dobbiamo finire bene. I risultati delle ultime partite non sono positivi, ma chi ha visto tutti i 90 minuti ha visto una squadra che ha giocato bene e non meritava di perdere. Non abbiamo mollato e non lo faremo neanche nelle ultime due partite. Daremo tutto quello che abbiamo”.

Il problema dei tanti infortuni può essere il campo nuovo di Appiano in misto sintetico?

“Ci sono dei tecnici che stanno valutando questo aspetto, ma non voglio tirare dei giudizi definitivi perchè ci sono degli esperti che stanno facendo le dovute valutazioni: se verranno trovate delle connessioni, saranno presi provvedimenti”.

Com’è andato l’incontro di ieri con Moratti?

“Si lavora spesso di fantasia. E’ stata una chiacchierata come ne abbiamo fatte tante durante quest’anno. Abbiamo parlato serenamente di tutto, analizzando le cose che non sono andate bene e che non dovremo ripetere, oltre ai punti fermi da cui ripartire”.

Cassano come sta? E’ impossibile vederlo all’Inter anche l’anno prossimo?

“Antonio ovviamente non è al 100%, viene da un brutto infortunio ma potrà darci il suo contributo in corso di partita. Il suo recupero è importante. Per quanto riguarda il futuro rimanderei tutto a dopo Inter-Udinese. Anche se siamo fuori da tutti gli obiettivi, la nostra testa deve rimanere concentrata su questi ultimi 180 minuti”.

Come si riparte dopo una stagione come quella di quest’anno? C’è da rifare tanto?

“Le analisi che dovevo fare le ho fatte con il mio presidente. La cosa più importante è fare i passi giusti nella direzione giusta per sviluppare quello che di buono avevamo seminato e non ripetere gli errori che abbiamo commesso. Ferme restando determinate situazioni, ci sono stati comunque degli eventi che hanno peggiorato il nostro stato. La riconferma dell’allenatore è importante, così come quella dei giocatori, ma per noi conta solo l’Inter”.

Il tuo approccio con i giocatori è cambiato?

“Dovresti chiederlo a loro, io sono rimasto lo stesso. In ogni caso penso che la risposta più bella sia legata alle prestazioni. I ragazzi hanno sempre dato tutto, per l’Inter ancora prima che per il loro allenatore. Anzi, nelle situazioni d’emergenza ci siamo compattati ancora di più”.

Cambiasso ha detto che è inutile parlare di sfortuna e che la posizione in classifica dell’Inter è meritata…

“Io non ho mai detto che siamo ottavi per sfortuna, ma basta vedere Inter-Lazio per capire che ci sono delle cose che sono girate male. Ci sono stati degli episodi che ci hanno penalizzato, ma lungi da me parlare solo di sfortuna”.

Hai detto che Kovacic non è al meglio. Quali sono le sue condizioni?

“Dopo la partita con la Lazio ha accusato un affaticamento, perchè ha giocato praticamente sempre da qualche tempo a questa parte. Lui vuole esserci a tutti i costi domani, ma andrà in campo solo se non ci saranno rischi”.

Domani mancheranno 16 giocatori. E’ solo sfortuna?

“Vedendo come si sono fatti male alcuni giocatori, una buona componente di sfortuna c’è. Poi nessuno si vuole nascondere dietro alla sfortuna, ma una situazione così è condizionante. Attualmente stiamo giocando il campionato con un altro organico”.

Cosa rispondi a chi ti critica dicendo che non hai dato un gioco a questa squadra?

“E’ la critica che mi dà più fastidio perchè, in dodici anni di lavoro, ho sempre dato un’impronta alle mie squadre ed è proprio grazie a un determinato tipo di gioco che sono arrivato in Serie A. Purtroppo non è stato possibile proporlo, ma l’Inter giocando con il 3-5-2 o 3-4-3 ha fatto il record di vittorie esterne e ha battuto tutte le dirette concorrenti. Senza giocatori come Samuel e Milito sono stato costretto a cambiare. Sicuramente l’anno prossimo avremo un’impronta tattica definita”.

Per ricolmare il gap servono innesti di primissima fascia? Quanto ti ha deluso il mercato di gennaio?

“Sicuramente servono innesti di prima fascia, ma a livello numerico ne servono meno di quanto si possa pensare. Per quanto riguarda il mercato di gennaio, ci ha dato un giocatore straordinario come Mateo Kovacic quindi non penso si possa valutare negativamente”.

Ti è mai venuto il dubbio che Moratti possa avere dei dubbi su di te anche perchè sei sfortunato?

“Tu dici che sono io ad essere sfortunato, ma magari è qualcun altro a portare sfortuna (sorride, ndr).

Rimarresti stupito se non dovesse saltare nessuna testa a fine stagione?

“Mandare all’aria quello che si è progettato sarebbe l’errore più grave. Individuare gli errori e correggerli sarà quello che farà il presidente. Ovviamente verrà analizzato il lavoro di tutti, dall’allenatore al giardiniere. Deciderà il presidente, adesso noi pensiamo al finale di stagione. Poi bisognerà ricominciare, con tutta la rabbia che abbiamo dentro”.

Qualche giovane potrà tornare utile già dall’anno prossimo?

“Sicuramente sia Duncan sia Longo hanno dimostrato il loro valore anche in dimensioni competitive. Sono dei prospetti che faranno molto comodo nell’Inter del futuro”.

Dire che l’Inter sta cercando un terzino destro, un centrocampista e un esterno d’attacco sarebbe un errore?

“In questo momento non possiamo parlare di mercato. Il mio obiettivo è tenere alta la concentrazione della squadra”.

Nagatomo è stato convocato. Com’è andata la partitella di giovedì?

“Con grande felicità l’ho visto molto bene. I dati del gps riportano delle ottime prestazioni atletiche e Yuto è molto motivato. Non ci sono motivi per tenerlo fuori e domani sarà sicuramente della partita. Vedremo come reagirà in campo, ma per adesso possiamo escludere l’intervento. Magari non giocherà 90 minuti, ma vista la nostra condizione potrà partire dal primo minuto”.

Cosa pensi di Leonardo a livello dirigenziale e come uomo?

“Non ho mai avuto il piacere di conoscerlo, ma me ne parlano tutti bene e qui ha lasciato un ottimo ricordo. In ogni caso non mi è stato parlato di lui in ottica futura”.

Quanto avete pagato la preparazione anticipata?

“La certezza è che molti giocatori hanno giocato tantissimi minuti”.

Chi può giocare al fianco di Pasa se non dovesse farcela Ranocchia?

“Con me Cambiasso è stato utilizzato solo in una linea a tre, ma in passato gli è capitato di giocare anche a quattro. Spendlhofer è un calciatore che conosco bene e potenzialmente può essere utilizzato, anche se Pasa è sicuramente più pronto perchè si allena con la prima squadra da sei mesi”.

Che Genoa ti aspetti dal punto di vista tattico?

“Ballardini ha trovato l’abito su misura per tutte le avversarie, ma con noi farà più fatica perchè al momento la formazione non la so neanche io (sorride, ndr)“.

 

Impostazioni privacy