Verso Napoli-Inter, Strama incrocia le dita: Cambiasso e Guarin più vicini alla convocazione

Guarin allenamento InterA margine dell’ennesima battuta d’arresto arrivata contro il Palermo, un agguerrito Stramaccioni ha annunciato di voler giocare alla morte le ultime quattro partite del campionato. Peccato per l’allenatore nerazzurro e per l’Inter stessa che la squadra di Moratti incroci subito un Napoli in piena salute e, soprattutto, un “San Paolo” dove la Beneamata riesce a strappare da anni al massimo un misero punticino.

Si aggiunga che rispetto alla vittoriosa gara d’andata, che avvicinò l’Inter alla prima piazza della classifica e la candidò prepotentemente come anti Juve, i nerazzurri si vedono costretti a rinunciare a 7/11 della formazione titolare ed almeno ad una decina di uomini della rosa. Al netto dei lungodegenti Milito, Zanetti, Nagatomo, Mudingayi, Obi, Stankovic, per i quali la stagione si è conclusa in anticipo e non volendo forzare in maniera imprudente il recupero dei vari Samuel, Palacio, Cassano e Silvestre, gli unici spiragli che si aprono sono quelli relativi ai probabili recuperi di Cambiasso e Guarin.

I due centrocampisti, la cui assenza ha pesato tanto nell’economia dell’ultima parte di stagione interista,dopo un periodo di stop forzato in conseguenza di noie muscolari, sono rientrati in gruppo e si candidano per un posto nella lista dei convocati di Stramaccioni. Il tecnico romano sa bene quanto le caratteristiche e le potenzialità dei due intermedi sudamericani rappresentino nuova linfa per una squadra sempre più imbottita di seconde linee e di ragazzini inesperti della Primavera.

Le assenze degli attaccanti principi dell’Inter, Milito e Palacio, e della verve di Cassano hanno privato i nerazzurri di quel peso offensivo e di quelle soluzioni in zona gol che Alvarez e Rocchi, nonostante l’impegno ed il discreto rendimento, non sono riusciti ad assicurare con costanza. Il recupero del Cuchu e del Guaro potrebbe rappresentare un valore aggiunto non soltanto per le indiscusse qualità dei due centrocampisti ma anche per l’incisività che in fase realizzativa che ha contraddistinto spesso le prestazioni dell’argentino e del colombiano.

Seppure in una stagione poco esaltante, il numero 19 ed il numero 14 nerazzurri hanno dato un rilevante contributo in fase realizzativa grazie alle spiccate doti sia negli inserimenti, sia sui calci piazzati e sia sulle conclusioni da fuori area. Tutte qualità che gli altri centrocampisti interisti, un pò per caratteristiche un pò per mancanza di intraprendenza, non hanno saputo garantire soprattutto in questo periodo delicato e spento della compagine di Stramaccioni.

Il tecnico, dal canto suo, valuterà bene in questi ultimi giorni, come e quanto rischiare l’impiego di due dei suoi uomini maggiormente rappresentativi, di qualità e d’esperienza. L’Inter, questa Inter non può prescindere da loro e dalle loro prestazioni.

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