A un passo dalla salvezza, nonostante un 2013 da incubo: lo strano cammino del Parma di Donadoni

Donadoni ParmaDopo il Cagliari un’altra rappresentante della classe media del calcio italiano si troverà sulla strada (o forse sarebbe più opportuno parlare di “Via Crucis”) dell’Inter nell’anticipo delle 12.30 di domenica : il Parma di Donadoni che, come i sardi una settimana fa, arriva a San Siro con 39 punti in classifica, una salvezza virutalmente raggiunta e la mente sgombra di chi non ha più nulla da chiedere al campionato.

A differenza dei rossoblu però il Parma vive un momento particolarmente delicato, per certi versi simile a quello dell’Inter. Dopo un ottimo girone d’andata, chiuso con 29 punti, i crociati sono letteralmente crollati dopo il giro di boa. Dieci punti in tredici partite e un rendimento lontano dal “Tardini” che mette i brividi: 2 vittorie, 4 pareggi e 10 sconfitte. L’ultimo blitz esterno risale addirttura allo scorso 22 dicembre, allorchè i gialloblù violarono il Dall’Ara nel derby contro il Bologna. Nel 2013 solo due i punti conquistati in sei trasferte. A complicare la situazione la scoppola interna rimediata domenica scorsa contro l’Udinese.

L’entusiasmo della prima parte della stagione, che vide proprio nella vittoria contro l’Inter il suo picco più elevato è un lontano ricordo. Il calo dei due esterni offensivi (Sansone e Biabiany) e del metronomo Valdes hanno inciso profondamente sul rendimento e sulla qualità del gioco parmense; con il redivivo Amauri che, dopo aver soffiato il posto da titolare a Belfodil, resta l’unica nota lieta di quest’ultimo scorcio di campionato.

Per la gara di San Siro Donadoni dovrà fare a meno di Paletta (squalificato) oltre all’ex Mariga (ancora fuori per problemi all’adduttore); anche l’altro ex nerazzurro Biabiany è in dubbio per un affaticamento muscolare rimediato nell’allenamento di ieri. Il modulo dovrebbe essere il 3-5-2 con Coda, Lucarelli e Santacroce (in ballottaggio con Benalouane) a formare il terzetto difensivo davanti a Mirante. A centrocampo Valdes vertice basso con Marchionni e Parolo interni; Gobbi ancora preferito a Mesbah sulla corsia mancina. Per il ruolo di esterno destro due opzioni: una offensiva nel caso in cui dovesse recuperare Biabiany; l’altra difensiva rappresentata da Rosi.

In avanti confermato Amauri, anche considerando le dichiarazioni di Donadoni su Belfodil e sulle sue “lacune” professionali. Il partner d’attacco dell’italo brasiliano dovrebbe essere il match winner della gara d’andata: Sansone.

Impostazioni privacy