Strama: “Per Palacio tempi lunghi, ma mancano tante partite e non abbiamo intenzione di arrenderci”

Strama conferenza pre Inter-BolognaDomani, alle ore 20.45, l’Inter ospiterà l’Atalanta allo stadio “Giuseppe Meazza” nella gara valida per la 31^giornata di Serie A.

In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da Andrea Stramaccioni nella consueta conferenza della vigilia.

L’Inter ha avuto pochi giorni per preparare la partita con l’Atalanta. Come arriva la squadra alla sfida di domani sera?

Loro sono in un ottimo momento, sia a livello psicologico, sia a livello di risultati. Hanno ottenuto due vittorie e un pareggio nelle ultime quattro giornate e l’unica sconfitta è arrivata in un match tiratissimo in casa del Napoli. Noi veniamo da due gare molto intense, dovremo rispettare molto questo appuntamento, ma abbiamo grande voglia e metteremo in campo tutta la nostra rabbia per tornare a fare risultato davanti ai nostri tifosi.

E’ vero che Palacio farà un consulto esterno per valutare meglio il suo infortunio?

La diagnosi del nostro staff medico purtroppo è chiara: Rodrigo ha una lesione di secondo grado al bicipite femorale che causerà uno stop molto lungo. Non sta a me quantificare i tempi, anche perchè c’è il rischio di illudere i tifosi. Inutile dire che rientrerà con la Roma. Per noi è sicuramente un brutto colpo, ma daremo tutto per non far sentire l’assenza di Rodrigo.

Senza Palacio, cosa ti inventerai tatticamente?

Le soluzioni possono prevedere un’Inter con una punta centrale – ovviamente con caratteristiche diverse  perchè Antonio gioca spesso spalle alla porta mentre Tommaso è un giocatore d’area – oppure con due attaccanti puri.

Rocchi in che condizioni è? Cosa ti può garantire?

Da quando è arrivato si è allenato con impegno per trovare la migliore condizione. Inevitabilmente tutti questi infortuni aumenteranno il suo minutaggio. A livello di esperienza non ha niente da invidiare a nessuno e sono convinto che si farà trovare pronto quando lo chiamerò in causa.

Quanto è difficile adesso continuare la rincorsa al terzo posto?

Ovviamente ero triste dopo l’infortunio di Palacio, ma non sono uno che si lascia abbattere. Da ieri mattina lavoriamo con lo stesso obiettivo: vincere il match con l’Atalanta. La squadra ha grande voglia di fare risultato e di mettere in campo tutta la rabbia accumulata. Alla luce anche degli scontri diretti, tutto è ancora possibile.

Cambierai qualcosa a centrocampo?

Veniamo da gare positive, quindi manterremo la nostra struttura. Nonostante le assenze abbiamo le carte per fare bene.

Kovacic può fare meglio se utilizzato qualche metro più avanti?

Può fare bene ovunque, ma la nostra crescita nel possesso palla e nella costruzione del gioco è proprio legata alla posizione di Mateo davanti alla difesa. Cercheremo un altro Kovacic, in modo da averne uno davanti alla difesa e uno a ridosso delle punte (sorride, ndr).

Eri stato criticato per come avevi gestito il turnover con Palacio. A posteriori avevi ragione tu?

Inutile fare la lista delle cose su cui avevo ragione o avevo torto. Abbiamo perso due giocatori importanti come Milito e Palacio ma non abbiamo intenzione di mollare perchè mancano tante partite. Per i bilanci ci sarà tempo a fine stagione.

Quanto inciderà a livello psicologico l’infortunio di Palacio?

Inciderà sul campo e a livello tecnico, non psicologico. Possiamo ancora fare bene e i ragazzi hanno grande voglia di dimostrare il loro valore. Non vedo una perdita di fiducia, anzi, vedo una gran voglia di far risultato.

La sostituzione a fine primo tempo di settimana scorsa è stata una bocciatura per Alvarez? Senza Palacio si sentirà più responsabilizzato?

Siamo tutti più responsabilizzati, lui come Schelotto, Guarin, Rocchi e tutti gli altri. Spesso Ricky è stato poco fortunato dal punto di vista della continuità, ma quando l’ha trovata è riuscito a offrire prestazioni soddisfacenti.

L’Inter ha sofferto spesso le partite con le piccole. Come mai?

Abbiamo sofferto quando non abbiamo avuto il tridente a disposizione. Adesso però abbiamo fatto passi avanti a livello di gioco e sarà questa la chiave per scardinare le difese avversarie.

Nagatomo ha bisogno di operarsi?

Non mi risulta assolutamente.

Nelle ultime partite hai cambiato spesso atteggiamento difensivo, giocando sia con tre centrali sia con una linea a quattro. Da cosa dipendono questi cambiamenti?

I cambiamenti sono legati alla presenza dei giocatori. Dipende tutto dalle caratteristiche degli elementi che abbiamo a disposizione, non certo dallo schieramento o dalla pericolosità dei nostri avversari.

Perchè i tifosi dell’Inter dovrebbero avere fiducia nella rincorsa al terzo posto?

Il tifoso interista ha dimostrato che ama questa squadra e non ha bisogno di lezioni. Non vogliamo illudere nessuno, possiamo solo promettere che daremo tutto sul campo.

Cassano ha giocato tutti i 90 minuti in 12 occasioni su 37 presenze, mentre Rocchi ha disputato solo 358 minuti da inizio campionato a oggi. Sei preoccupato per la loro tenuta fisica?

E’ un’osservazione intelligente. Potrà capitare di iniziare la partita con una sola punta, sia per permettere a uno dei due di rifiatare sia per avere un giocatore in panchina in grado di cambiare la partita.

Cassano dovrà fare un po’ il Totti della situazione?

Ci è capitato di giocare così. Dipende tutto dai giocatori che agirebbero alle sue spalle. Avere tre incursori dietro Cassano è una soluzione e potrà capitare di scendere in campo così, ma abbiamo solo Alvarez e Schelotto capaci di giocare sulle fasce, quindi non può essere una costante perchè nel momento in cui dovesse mancare uno dei due saremmo costretti a cambiare nuovamente modulo.

Pensi che sarebbe utile avere delle “squadre B” in cui far crescere i giovani?

Ho sempre sostenuto che l’assenza di una squadra intermedia sia una cosa che penalizza il nostro calcio. Sono totalmente favorevole, è fondamentale avere un livello intermedio tra il campionato giovanile e la Serie A. Darebbe la possibilità ai giovani più pronti di giocare con continuità. Bessa, per esempio, sta giocando poco a Vicenza. Con una squadra riserve, invece, avrei potuto fargli fare più minuti e mi sarebbe tornato utile in un momento come questo. Credo che sia un qualcosa di ideale per far giocare i giovani contro squadre vere, far giocare un’Inter B contro squadre di Lega Pro ad esempio. Il peso di una partita vera un ragazzo della Primavera neanche lo immagina. Secondo me il campionato italiano ne gioverebbe.

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