Nel calcio con i “se” e con i “ma” non si va da nessuna parte, però in questo caso viene spontaneo pensare che se contro la Juventus ci fosse stato Juan Jesus, probabilmente avremmo assistito a un’altra partita o almeno qualcosa sarebbe cambiato.
Il ritorno in campo del promettente difensore brasiliano ha infatti dato maggiori garanzie alla difesa nerazzurra e dopo più di due mesi l’Inter ha chiuso nuovamente una partita senza subire gol (l’ultima volta fu nel 2-0 al Pescara del 12 gennaio; in trasferta non accadeva addirittura dal derby d’andata del 7 ottobre).
La vittoria di Genova lascia dunque in dote un Juan Jesus in splendida forma e sempre più indispensabile per Stramaccioni; il numero 40 nerazzurro a fine partita ha dichiarato: “Sono contento soprattutto per la squadra, abbiamo ottenuto una grande vittoria e sono davvero felice. Mi è spiaciuto molto saltare la partita contro la Juventus“.
La tranquillità e l’amicizia all’interno dello spogliatoio interista sono elementi fondamentali che il brasiliano ha voluto evidenziare, ponendo l’accento sulla solidità del gruppo, messa in discussione dai media nei momenti più difficili e ha concluso dicendo: “Ora non dobbiamo fermarci. Possiamo farcela, puntiamo alla Champions e noi dobbiamo fare il possibile per arrivarci”.
Juan Jesus è emerso alla distanza nella partita di ieri, con una ripresa quasi sontuosa, non perdendo mai un contrasto alzando un muro invalicabile per gli avversari e addirittura proponendosi in fase di rilancio dell’azione, contributo non da poco visto che l’Inter ha sofferto in alcune fasi della partita, resistendo appunto anche grazie al giovane brasiliano.
Nessuno ad inizio stagione avrebbe ipotizzato che il difensore originario di Belo Horizonte si sarebbe rivelato così importante, tanto da polverizzare nelle gerarchie iniziali gente come Silvestre e acquisendo la stessa importanza di Ranocchia e Samuel. Il tempo dei rimpianti è finito, ora Juan Jesus non vuole più fermarsi per dare il suo contributo fino alla fine.
Antonio Pilato