Kovacic incanta San Siro: ottimo esordio dal primo minuto per il giovane croato

kovacicHa appena sfornato un assist al bacio per il secondo sigillo di Palacio, quello più importante, che forse chiude il discorso qualificazione e permette all’Inter di affrontare il ritorno con maggiore tranquillità. Il tempo di essere abbracciato dai compagni e poi esce dal campo per prendersi l’applauso convinto del pubblico e lasciar posto a Jonathan.

L’esordio dal primo minuto di Kovacic sul prato di San Siro è stato questo, ma non solo. Prima dell’assist per il 2-0 che ha definitivamente cristallizzato il giudizio dei tifosi su di lui, il giovane croato non si era fatto mancare niente: grande personalità, corsa in mezzo al campo, precisione tattica e notevole visione di gioco. Insomma tutto ciò che serve per essere un centrocampista completo, nonostante l’età.

Strama lo schiera dall’inizio come vertice basso del rombo di centrocampo, vero e proprio regista, affiancato dalle due chiocce sudamericane Cambiasso e Gargano. Una posizione non facile per lui che è più abituato a giocare come mezzala.

Il gioco, fin dai primi minuti, passa sempre dai suoi piedi, veloci e precisi, e i compagni mostrano da subito di avere fiducia nei mezzi del giovane ex Dinamo Zagabria.

Passano i minuti e Kovacic cresce in sicurezza e in numero di palloni toccati. San Siro all’inizio rumoreggia quando Mateo si avventura in ripetuti dribbling a centrocampo. Ma alla terza serpentina che manda al bar i mediani rumeni, i tifosi cominciano ad apprezzare. Un giocatore con questa abilità nello stretto non lo vedevano da tempo: nemmeno Sneijder era bravo nel dribbling, del quale faceva uso solo per eludere il pressing asfissiante degli avversari.

Al 19′ arriva anche il primo tiro in porta dalla distanza: una conclusione potente ma centrale che Felgueiras blocca senza problemi. “Il ragazzo ha talento, ormai pensano tutti. Dopo il vantaggio, Kovacic amministra bene il pallone, mostrando pazienza anche quando gli spazi sono chiusi. Al 42′ arriva il primo errore della sua partita: ma si sa, anche i migliori sbagliano.

Nel secondo tempo il giovanissimo croato cala un po’. E’ comprensibile, visto il peso psicologico che inevitabilmente comportano l’esordio a San Siro e la maggiore concentrazione per capire i meccanismi di squadra a lui nuovi. Kovacic commette così qualche errore in fase di disimpegno, ma continua a chiedere palla senza farsi intimorire. Al 86′ vede Palacio smarcarsi sul filo del fuorigioco e lo serve con un lancio perfetto, mettendolo nelle condizioni di segnare il tanto aspettato 2-0.

Il centrocampo nerazzurro, ma anche i tifosi, avevano da tempo bisogno di un giocatore di questa qualità. Benvenuto Mateo!

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