Aggrappati a Samuel, il “muro” della speranza nerazzurra

Samuel grintaUna buona organizzazione difensiva, improntata su giocatori in grado di guidare il pacchetto arretrato con la maestria degna dei più grandi condottieri della storia, rappresenta nel calcio moderno la base su cui costruire i successi; non è un caso che le squadre che si sono aggiudicate il titolo di campione d’Italia negli ultimi anni abbiano avuto il reparto difensivo meno battuto della Serie A.

All’indomani del deludente 2-2 con i granata, il presidente Moratti ha fatto il punto della situazione, analizzando il periodo tutt’altro che brillante della sua Inter: Dispiace per come è andata la partita, eravamo riusciti a sbloccarla subito, con un calcio di punizione, senza dover fare un grande sforzo. La sensazione, guardando i giocatori, il lavoro dell’allenatore e la buona fede è che la squadra sia da terzo posto. Quanto ha pesato l’assenza di Milito? Non ho visto un problema di attacco, in pericolo c’erano difesa e centrocampo”.

Il pareggio di ieri sera con il Torino ha evidenziato, oltre a una linea mediana che fatica maledettamente ad abbozzare trame di gioco degne di esser definite tali e un attacco ridotto all’osso, complici i problemi fisici di Milito, la giovane età di Livaja e il mistero che circonda il nome di Rocchi, quanto la difesa soffra l’assenza del suo leader Walter Samuel, ai box per un infortunio.

I problemi fisici del difensore argentino hanno privato i nerazzurri di uno degli elementi più importanti dal punto di vista della leadership e anche le prestazioni di Ranocchia e Juan Jesus hanno risentito dell’indisponibilità dell’ex Real Madrid; nella striscia di ottimi risultati inanellati dalla truppa di Strama tra ottobre e inizio novembre, infatti, la presenza del centrale di Firmat ha giocato un ruolo chiave, in quanto The Wall ha trasmesso sicurezza e tranquillità ai più giovani compagni di reparto.

Samuel, oltre a esser stato uno dei punti fermi dell’Inter del Triplete, rappresenta una garanzia nei big match, soprattutto quando si parla di derby di Milano: i nerazzurri, infatti, hanno vinto tutte le 10 stracittadine giocate dal 34enne argentino e inoltre Walter è stato il match winner nell’ultima sfida di campionato, vinta dagli uomini di Stramaccioni per 1-0.

Tutto il popolo interista, in questi ultimi e frenetici giorni di calciomercato, dove le speranze e i sogni dei tifosi “sgomitano” con la dura realtà economica che si pone di fronte allo staff dirigenziale, confida nel pieno recupero del suo leader difensivo per potersi rilanciare dopo un periodo di generale appannamento; del resto, le fondamenta del “progetto Inter” hanno anche bisogno del loro “muro”.

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