Lunedì sera amaro. Parma resta un tabù per l’Inter

Un gol di Nicola Sansone realizzato al 30’ del secondo tempo condanna l’Inter al secondo stop consecutivo in trasferta; gli uomini di Stramaccioni scivolano così al terzo posto, appaiati alla Fiorentina, alle spalle della Juventus e del Napoli, vittorioso nel tardo pomeriggio a Cagliari.

Una partita non certo entusiasmante quella dei nerazzurri, apparsi un po’ privi di idee in fase offensiva, dove si è sentita l’assenza di un giocatore come Cassano, e talvolta in affanno nel contenere le veloci ripartenze dei gialloblu; ovviamente la squalifica di FantAntonio non deve essere un alibi per giustificare una prova incolore, nonostante il possesso palla prolungato esercitato soprattutto nel primo tempo.

La gara del “Tardini” inizia con un brivido per la porta nerazzurra, con Samuel che, nel tentativo di anticipare Amauri, sfiora l’autorete (provvidenziale l’intervento di Handanovic); la prima frazione di gioco vede l’Inter mantenere costantemente il possesso palla, cercando di “stanare” un Parma che, a differenza delle aspettative, si schiera con un 4-3-3 con Biabiany e Sansone a supporto dell’attaccante italo-brasiliano. L’Inter ha il torto di sviluppare la sua azione soprattutto in orizzontale, come se mancasse il rifinitore in grado di far scoccare la scintilla nella manovra interista e innescare Palacio e Milito, troppo isolati e talvolta mal riforniti; non è un caso che nel primo tempo le due occasioni dei nerazzurri arrivino da palla inattiva con Guarin (punizione a lato) e Cambiasso (colpo di testa sventato da Mirante).

Nella ripresa il copione non cambia, con l’Inter sempre un po’ compassata e il Parma compatto in difesa e veloce nel contrattaccare, creando problemi soprattutto con Biabiany, ex di turno in vero e proprio stato di grazia. Le occasioni da rete stentano ad arrivare sia per l’Inter che per i locali, con i due estremi difensori chiamati a svolgere interventi di ordinaria amministrazione, eccezion fatta per una bella parata del portiere del Parma su un siluro da 30 metri di Guarin. Proprio mentre ci si aspetterebbe l’inizio del forcing finale interista alla ricerca dei 3 punti che consentirebbero di avvicinare la Juventus, arriva la doccia fredda con la rete parmense di Sansone, il quale, dopo aver percorso palla al piede tutta la metà campo interista, evita Guarin e batte l’incolpevole Handanovic. Nel quarto d’ora finale Stramaccioni prova a giocarsi le carte Coutinho (al posto di un Alvarez che, ancora una volta, ha deluso) e Livaja per dare manforte al duo d’attacco argentino, ma le mosse del tecnico romano non producono gli effetti sperati.

Finisce 1-0 per il Parma, l’Inter vive un lunedì sera amaro in terra emiliana e il solo punto conquistato nelle 3 gare successive alla vittoria con la Juventus sono un segnale su cui riflettere, tenendo ben presente che nulla è compromesso: non bisogna dimenticare la scorsa difficile annata da cui i nerazzurri sono ripartiti e che il “progetto Inter” resta comunque un qualcosa in divenire.

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