Domani, alle ore 20.45, andrà in scena allo stadio “Giuseppe Meazza” in San Siro il derby della Madonnina, valido per la 37^giornata di serie A.
In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da mister Stramaccioni nella consueta conferenza della vigilia.
Quanta voglia c’è di giocare una partita del genere? E’ la gara più importante della tua carriera?
“La voglia di giocare il derby è tantissima, ancor di più la voglia di vincere. Siamo carichi al massimo e l’atmosfera che si respira è emozionante. Non vediamo l’ora di scendere in campo”.
Pensi che il derby possa essere decisivo per il tuo futuro?
“Penso che il mio futuro venga giudicato in base al lavoro che ho fatto finora, non in relazione al risultato di una sola partita. Ovviamente non è una partita come le altre, ma noi siamo carichi e siamo anche arrabbiati dopo la sconfitta di Parma. La colonnina delle motivazioni è al massimo”.
Il passo falso del “Tardini” ha sgonfiato un po’ il vostro entusiasmo?
“Non ha sgonfiato niente. Lo vedrete domani…”.
Preferisci fare un favore al Milan o alla Juve?
“Provo a rispondere in lingua: l’è istess (sorride, ndr)“
L’Inter vuole l’Europa a tutti i costi o sarebbe un problema partire dai preliminari di Europa League?
“Giochiamo due partite cruciali e vogliamo fare sei punti. Alla fine vedremo dove saremo arrivati. Non faremo nessun calcolo”.
Dovrebbe tornare Zanetti… quanto è importante il ritorno del Capitano?
“Pupi voleva rientrare già con il Parma, ma noi abbiamo preferito che recuperasse bene. Ovviamente per il derby ci sarà, anche con una gamba sola”.
Come viene preparato il derby?
“E’ stata una settimana corta e ci siamo preparati cercando di capire le condizioni dei giocatori, sia fisiche che mentali. La cosa su cui potete stare sicuri è che andrà in campo chi è al 101%”.
Domani il Milan deve vincere per forza. Cambia qualcosa nelle tue riflessioni su come impostare la partita?
“Può incidere sullo svolgimento della gara, ma vi dimenticate che anche noi dobbiamo per forza vincere. Vogliamo fare risultato almeno quanto lo vogliono fare loro. Per noi è una partita importantissima. In ogni caso il derby sfugge a tutti i calcoli”.
Ieri a “La Gazzetta dello Sport” hai detto che non tornerai in Primavera. Quanto vorresti, da uno a dieci, restare nell’ambiente nerazzurro?
“Undici. E’ ovvio che mi piacerebbe restare sulla panchina dell’Inter”.
Sei passato in breve tempo dal settore giovanile a giocarti la partita più importante del mondo. Ci penserai questa notte?
“Sarà incoscienza ma ormai non ci penso più, sono concentrato sulla partita. Il grosso trauma emozionale è legato all’essere stato scelto, ora penso solo al campo”.
Ieri scherzando hai detto che il presidente ti ha messo in tasca un bigliettino con la formazione…
(tira fuori un foglietto dalla tasca, ndr) “C’è, c’è… ed è anche bello grosso perchè ci sono pure i cambi (sorride, ndr). Al di là degli scherzi, il presidente è competente e mi piace parlare con lui di calcio. Ma la formazione la decido io”.
Su cosa hai lavorato di più dopo Parma, sull’aspetto mentale o sull’aspetto tecnico?
“Non si possono isolare tre minuti in una partita. L’Inter di Parma mi è piaciuta tantissimo. Abbiamo costruito tanto, anche dopo il loro vantaggio. Solo dopo il 3-1 abbiamo perso le distanze. Prima del loro pareggio e dopo il 2-1 abbiamo dato continuità a quello che avevamo fatto nelle precedenti uscite”.
Nagatomo come sta?
“Yuto sta benissimo. Farlo uscire a fine primo tempo è stata una nostra precauzione, lui sarebbe voluto rientrare”.
Chi ha più da perdere nella partita di domani?
“Per me abbiamo più da perdere noi. A me non interessa cosa succede al Milan. Io parlo dell’Inter e di quello che abbiamo da perdere noi se non vinciamo. So che giochiamo contro una squadra che ci sta davanti in classifica, ma non ci sono 22 punti di differenza tra il nostro organico e il loro”.
Se potessi togliere un giocatore al Milan, chi toglieresti?
“Non ho interesse a parlare di questa cosa. Spero di avere i miei giocatori al meglio e spero sia lo stesso anche per il Milan”.
Quanto vi mancherà Stankovic a livello tattico e a livello caratteriale?
“Da quando ho preso in mano questa squadra ho puntato tanto su Deki, anche perchè, per la mia idea di calcio, è quello con le caratteristiche più idonee per ricoprire il ruolo di vertice basso in un centrocampo a tre. E’ un guerriero e perderemo tanto. Lui non molla mai ma è arrivato al limite, non avrebbe potuto fare neanche un altro allenamento”.
Cosa pensi del gesto di Delio Rossi?
“E’ una situazione difficile da commentare. Il gesto è grave e va stigmatizzato, ma non me la sento di giudicare l’uomo e il professionista”.
Quale potrebbe essere la cosa più esaltante e quale la più deprimente di questo derby?
“La cosa più esaltante è vivere una partita così importante, soprattutto per me che sono ‘vergine’ da questo punto di vista. La cosa più deprimente sarebbe non riuscire a fare ciò che abbiamo preparato”.
La partita di domani inciderà più sul tuo futuro o su quello di Allegri?
“Non so quanto conterà per Allegri. Per noi sarà importante, ma non solo per me. Sarà decisivo per tutti: per me, per i giocatori e per la società. Non sarebbe giusto scorporare una di queste parti”.
Alessandro Suardelli