Udinese, un 3-6-1 che profuma di catenaccio

I risultati del turno infrasettimanale rendono la sfida di domani sera tra Udinese e Inter un vero e proprio spareggio Champions. La Lazio infatti, terza con 3 punti di vantaggio sui bianconeri e 6 sui nerazzurri, sarà di scena a Novara, e avrà quindi la grande chance di difendere la propria posizione in classifica ed estromettere dalla corsa la squadra che non farà risultato al Friuli.

L’Udinese, reduce dalla sconfitta dell’Olimpico contro la Roma, dovrà ancora rinunciare a Benatia, oltre al lungodegente Isla, decisivo nella gara d’andata e out per l’intera stagione. Al posto del marocchino confermato Coda, che formerà il terzetto difensivo con gli altri due centrali Danilo e Domizzi. 

A centrocampo, Guidolin dovrà fare a meno dello squalificato Pinzi; l’ex laziale verrà sostituito da Pazienza, che opererà davanti alla difesa, con Asamoah e Fernandes, a segno nelle ultime due uscite, ai suoi lati. I due esterni saranno Pereyra che, grazie all’assenza per infortunio di Basta, sta guadagnando sempre più spazio e consensi, e Armero, le cui quotazioni sono in forte ribasso dopo le ultime deludenti prestazioni che hanno spinto Guidolin a preferirgli Pasquale nella gara di mercoledì. 

Nel ruolo di trequartista ballottaggio tra Torje e Barreto, col rumeno favorito per partire dall’inizio e ispirare lo spauracchio di nome Totò Di Natale: l’attaccante napoletano, che anche in questa stagione, a 35 anni suonati, ha raggiunto quota 20 gol, è intenzionato a colmare il gap di 3 reti che lo separa da Ibrahimovic e conquistare, per il terzo anno consecutivo, il titolo di capocannoniere.

L’Udinese, rispetto alle altre big del campionato che adottano la difesa a 3 (Juventus e Napoli), si caratterizza per un atteggiamento molto più conservativo; l’imperativo è non prenderle. Il 3-6-1, è l’ultima invenzione di Guidolin; un catenaccio di ultima generazione che mira a creare densità in mezzo al campo e a ripartire rapidamente con i due esterni, il finto trequartista e le due mezzali che si inseriscono negli spazi creati da Di Natale. 

Una squadra da contropiede, dal rendimento casalingo impressionante: 11 vittorie, 4 pareggi e una sconfitta rocambolesca rimediata col Milan. Con soli 10 gol subiti, che insieme ai 22 incassati fuori casa, rendono i friuliani la terza miglior difesa del campionato dopo le due prime della classe.

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