Verso la Champions: un Marsiglia cinico e sbadato si divide la posta con il Lione

Un ritmo alto e ribaltoni da una parte e dall’altra sono stati i protagonisti dell’importantissimo “Olympico” di ieri sera fra OM e Lione. Schierato con il solito 4-3-2-1, la squadra del presidente Vincent Labrune ha dovuto fare a meno dei fratelli Ayew (impegnati in Coppa d’Africa), dello squalificato Valbuena e di Lucho Gonzalez, tornato al Porto per sostituire Fredy Guarin. In una formazione quindi rimaneggiata, l’ex tecnico della Juve ha mandato in campo: Mandanda in porta; Morel, N’Koulou, Diawara e Azpilicueta in difesa; una linea mediana composta dal trio CheyrouDiawaraKabore, con Remy e Amalfitano alle spalle dell’unica punta Brandao.

Agli attacchi iniziale del Lione, che sembrava molto più propositivo rispetto alla compagine marsigliese, hanno risposto i padroni di casa con la rete siglata al 16’ da Cheyrou, lesto a calciare in area di destro dopo un mezzo pasticcio della difesa di mister Remy Garde. Passano 18 minuti e Brandao colpisce per la seconda volta con un piatto destro al volo su assist di Amalfitano. Neanche il tempo di esultare che al 35’ Les Gones accorciano le distanze grazie a Gomis, che sfrutta il bellissimo assist di tacco fornitogli da Briand. Trascorrono altri 600 secondi e Diawara devia nella sua porta un traversone rasoterra proveniente dalla sinistra. Su quest’azione termina un palpitante primo tempo che ha visto un Marsiglia corsaro, ma allo stesso tempo sbadato in difesa.

La ripresa mette in luce un Lione molto più pungente rispetto alle “Fenici”, anche se poco lucido sotto rete oltre che sfortunato, con Mandanda che compie un autentico miracolo al 90’ su Lisandro Lopez e fissa il punteggio sul 2 a 2, per un pari che porta l’OL al quarto posto a quota 39 (in attesa di Sochaux-Lille), con un punto di vantaggio sui ragazzi di Deschamps.

 

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