E un’altra liberazione è quella dei tifosi nerazzurri: il difensore ex Lazio ha rinnovato il suo contratto fino al 2016, con un leggero adeguamento sull’ingaggio: “Sono contentissimo, è un onore per me, motivo di grande orgoglio. Conosco i sacrifici che ha fatto la mia famiglia e oggi lavoro per loro, per farli stare bene, perché non manchi loro niente. Quando sono in difficoltà penso a loro, penso che solo lavorando e facendo bene li posso far vivere tranquilli”. Troppo presto e insieme troppo facile dire di avere in casa un “nuovo Santon”, ma il percorso del giovane Davide – a proposito… – lo ricorda.
Domenica potrebbe disputare il suo primo derby in Serie A, dopo quello sfortunato di Pechino ad agosto: “Una partita da vincere. Daremo il massimo, sono sicuro, sputeremo sangue“. Chi lo giocherà di sicuro è capitan Zanetti, con Maicon fonte d’ispirazione per il giovane nerazzurro: “Annamoce piano! Zanetti è Zanetti, il top in campo e fuori. Studio i movimenti di Maicon e dopo l’allenamento mi fermo sempre un po’ per fare esercizi al muretto, ad esercitarmi nei cross…”.
Il punto debole di Marco? La testa: “A volte mi faccio trasportare un po’ troppo dal pallone e non curo l’avversario. E poi devo imparare a pensare più velocemente, avere già la giocata in mente prima ancora che arrivi il pallone“. E chi lo ha aiutato a integrarsi in questi mesi? “All’inizio Materazzi, che scherzava sulla mia fede sportiva (Lazio, ai tempi della Primavera, ndr), ora esco con Pazzini, Poli, Castellazzi e Orlandoni, ma tutti sono gentili con me e con i giovani come me. Non c’è nessuno che fa il fenomeno e ci snobba”.
This post was last modified on 13 Gennaio 2012 - 16:25 16:25