Udinese, la forza di un progetto

Sull’Udinese di Guidolin sono state già spese (giustamente) tante belle parole. É difficile non simpatizzare per una squadra che ogni anno viene data per spacciata e che puntualmente sorprende tutti. Ha una forza mentale incredibile, riesce a reagire a qualunque cessione. Quest’estate se ne sono andati Sanchez e Inler, che ora fanno le fortune del Barcellona e del Napoli, ma l’Udinese è sempre lassù, a lottare per un posto in Champions. E anche in Europa League, nonostante il turnover, è a un passo dalla qualificazione, dopo il pareggio di ieri sera contro il Rennes.

Gli artefici di questo successo sono principalmente tre: il capitano Di Natale, l’allenatore Guidolin e la società. Sull’attaccante c’è poco da dire, per lui parlano i numeri: 121 gol con la maglia bianconera e vittoria della classifica cannonieri nelle ultime due stagioni. Udine è casa sua, per lei ha rifiutato anche la Juventus. I tifosi lo amano e lo trattano da re.

Anche Guidolin è ormai un cittadino onorario della città friulana. Questa è la sua terza stagione (non consecutiva) a Udine e non sarà certo l’ultima. Il suo legame con la famiglia Pozzo è fortissimo, da quando la passata stagione dopo le prime sei giornate, nonostante l’ultimo posto in classifica, il patron gli ha rinnovato la fiducia. Sembra così destinato ad aprire un ciclo fatto di talenti scoperti e poi venduti. L’anno scorso Sanchez e Inler, quest’anno Benatia, Basta e Armero.

Veniamo alla società. Il patron Pozzo ha molti pregi. Il primo (forse il più grande) è quello di non essere un mangia-allenatori e di credere fortemente nei progetti. Il secondo è quello di saper vendere. E’ difficile vedere partire un giocatore da Udine a prezzo di saldo. L’ultimo è quello di avere ottimi consulenti di mercato che scoprono ogni anno talenti stranieri che nessuno conosce.

Dopo questo meritato elogio, qualche considerazione sulla sfida di sabato. Ai friulani mancherà Domizzi, che ha riportato un trauma distrattivo alla regione adduttoria. Al suo posto dovrebbe giocare Ferronetti. Per i restanti 10/11 la formazione è quella titolare con Handanovic in porta, Benatia e Danilo in difesa, Basta, Isla, Pinzi, Asamoah, Armero a comporre la linea mediana a cinque, Floro Flores dietro l’unica punta Di Natale.

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