TS – Ausilio deve vendere gli scarti, ecco come

Piero Ausilio non ha mai un’estate tranquilla: tra acquisti e cessioni i suoi impegni e le sue trattative non finiscono mai. Se del mercato in entrata si parla sempre molto, tra nomi nuovi e vecchi amori, bisogna ragionare anche in merito alle cessioni, importanti per una squadra che, anche quest’anno, punta all’autofinanziamento.

Fc Inter forward Jonathan Biabiany celebrates after scoring the lead of 1 to 0 during the Italian serie A soccer match between Fc Inter and Frosinone at Giuseppe Meazza stadium in Milan, 22 november 2015. ANSA / MATTEO BAZZI

Se Brozovic e Murillo, nonostante la buona stagione e l’apprezzamento di tutto l’ambiente, rischiano di dover partire per rimpolpare le casse, bisogna anche vendere tutti coloro che non rientrano nel progetto. In primis c’è l’ex capitano Ranocchia, di ritorno dalla Samp e nel mirino del Sassuolo, nel quale potrebbe finire al di là dell’affare Acerbi. Come lui anche Dodò potrebbe rifare subito le valigie, con diverse pretendenti alla finestra.

Santon anche era un oggetto del desiderio della società di Squinzi, intenzionata a sostituire Vrsaljko, mentre Biabiany potrebbe interessare il Bologna, con Donadoni che ha già avuto il francese a Parma e che non vedrà più Giaccherini nella sua rosa. Il Bologna ha anche bussato per Gnoukouri per averlo a titolo definitivo, complice la partenza del bimbo prodigio Diawara. Insomma, anche per nomi meno blasonati, per Ausilio sarà  necessario un lavorone. Da queste piccole cessioni potrebbe nascere un tesoro.

 

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