PAROLA ALL’AVVERSARIO – Matteo Vana, Lazionews: “La Lazio non rinuncerà a giocare, nel 2010 restituimmo quanto tolto nel famoso 5 maggio”

Nuovo appuntamento con la nostra nuova rubrica Parola all’avversario per la quale ogni settimana intervisteremo un giornalista della squadra che i nerazzurri si troveranno ad affrontare nella successiva giornata di campionato al fine di analizzare le dinamiche del match anche dal punto di vista degli avversari.

Il prossimo match in cartello per la nostra rubrica è Inter – Lazio e per questo siamo andati ad intervistare Matteo Vana caporedattore di Lazionews.

Nerazzurri e biancocelesti stanno vivendo due campionati molto diversi. L’Inter è prima in classifica a +4 sul secondo posto mentre la Lazio stenta a decollare, che partita possiamo aspettarci domenica sera?

La Lazio è in crisi, i risultati non arrivano e le prestazioni convincenti latitano mentre l’Inter si è dimostrata squadra solida che può puntare allo scudetto. Mi aspetto che sia l’Inter a fare la partita, ma la Lazio non rinuncerà a giocare: è questa la caratteristica della squadra di Pioli.

 

La squadra di Mancini ha la migliore difesa della serie A con appena 9 reti subite e per ben 11 volte in questo campionato ha chiuso la partita a rete inviolata mentre la retroguardia biancoceleste è la seconda più perforata. Sarà più dura riuscire a segnare o non subire?

I biancocelesti hanno evidenti problemi realizzativi, difficile che li risolvano proprio contro la capolista. In più gli infortuni hanno minato la difesa: de Vrij ha già terminato la stagione, Gentiletti non rientrerà prima del 2016 e la coppia Mauricio-Hoedt non dà grandissime certezze.

 

Quali accorgimenti tattici potrebbe utilizzare Pioli per tenere a bada Lijajic, Jovetic ed Icardi?

Non sono sicuro che Pioli snaturerà la propria squadra, non lo ha mai fatto. Potrebbe optare per uno schieramento più prudente rinunciando alle 3 punte e infoltendo il centrocampo, ma il tecnico si trova a fare i conti con gli infortuni, la formazione è quasi obbligata.

 

Quanto sta pesando a livello psicologico l’eliminazione nei preliminari di Champion’s sulla stagione della Lazio e quanto una vittoria in partite come queste posso significare una svolta per il prosieguo del campionato?

L’eliminazione dalla Champions è stata certamente una delle maggiori cause della disgraziata stagione biancoceleste. A questa va aggiunto qualche malumore di troppo nello spogliatoio e la decisione di non affidare la fascia di capitano a Candreva che ha certamente creato ulteriore tensione. Una vittoria della Lazio consentirebbe di andare in vacanza con la mente libera e di azzerare tutto con la ripresa del campionato anche se non sono sicuro che possano bastare 3 punti, soprattutto a ridosso del Natale, per calmare gli animi. Una sconfitta, viceversa, vorrebbe dire quasi sicuramente addio per Pioli.

 

Inter e Lazio è una partita che da sempre evoca ricordi dolci e amari per entrambe le squadre. La finale di coppa Uefa o il famoso 5 maggio. Quale partita ricordi con più piacere?

Le due partite che ha menzionato tu sono sicuramente entrate nella storia, le ricordo entrambe: la prima ero piccolo, ma ho ancora in mente l’immagine di Ronaldo, mio idolo e che era stato ad un passo proprio dalla Lazio, che dribbla Marchegiani prima di appoggiare in rete. L’altra, il 5 maggio, è stato un vero e proprio dramma sportivo. Quella che ricordo meglio, però, è un Lazio-Inter all’Olimpico, quella del “Oh nooo” (02/05/10 ndr). Mai avevo assistito a una cosa del genere: sono legato particolarmente a quella partita per motivi personali. Diciamo che abbiamo restituito quanto avevamo tolto anni prima.

Ringraziamo Matteo Vana e Lazionews per la disponibilità.

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