CdS – Handanovic (1/2): “Da piccolo ammiravo Buffon. Non sono sorpreso del nostro inizio positivo in campionato”

Samir Handanovic, portiere nerazzurro, è un tipo di poche parole. Quest’oggi però si è concesso ad un’intervista al Corriere dello Sport: sul piatto tanti argomenti, tra i quali ovviamente Inter-Juventus. Ecco la prima parte della sua intervista.

Il nostro inizio di stagione è stato buono. Abbiamo i punti “giusti”, quelli che abbiamo meritato, ma potevano anche essere di più. Oltre le aspettative dopo questi 16 punti? No. Le nostre aspettative erano queste, anzi speravamo vincerle tutte e sette. Quello che pensavano gli altri non lo so. Scudetto o terzo posto? Noi dobbiamo puntare in alto. Il campionato è equilibrato e ci sono 4-5 squadre che possono lottare per il titolo. Gli ultimi 4 scudetti li ha vinti la Juve e credo che rimanga la favorita anche se ora è dietro in classifica. Dopo le partenze di Pirlo, Tevez e Vidal, tre colonne portanti del gruppo, era lecito pensare che certe difficoltà fossero normali, ma vedere i bianconeri a 8 punti dopo 7 gare mi ha comunque sorpreso un po’. Il campionato però è lungo e può succedere di tutto“.

Poi si passa a parlare del Derby d’Italia, l’ultima volta che Handanovic l’ha battuta era il novembre 2012: Juventus Stadium violato per la prima volta, i nerazzurri vinsero 1-3 con Stramaccioni in panchina: Rompere il tabù? Spero di si, ma nel derby d’Italia è impossibile fare pronostici. Ad Allegri non toglierei nessuno: la Juve ha tanti campioni e in partite così è meglio che tutte e due le squadre giochino al completo. Lo spettacolo è più avvincente“.

Handanovic affrontò la Juventus anche in Serie B: Rimini-Juventus 1-1, settembre 2oo6. Ecco cosa ricorda: “Fu il mio esordio con il Rimini e c’era un grande entusiasmo perché per la prima volta la Juventus giocava a Rimini. Facemmo una grande gara e nel finale sfiorammo la vittoria con Matri. Però loro in porta avevano Buffon e finì in parità

Una parentesi anche su Buffon: “Un errore escluderlo dalla lista dei candidati al Pallone d’Oro, lui è ancora uno dei primi 5 portieri al mondo. Da piccolo lo guardavo e lo ammiravo: rischiava e usciva sempre, sia sulle palle basse che su quelle alte. Ha imposto una nuova filosofia al ruolo. Io all’età di Buffon? Sarò ancora in porta, come lui“.

Si torna poi a parlare di campionato: “La sorpresa delle prime 7 partite? Il Chievo, la vera mina vagante del torneo. Poteva anche essere primo in classifica se non avessero annullato il gol del 2-0 a Cesar contro la Juventus e se l’arbitro avesse visto il fuorigioco sulla rete del Verona (di Pisano, ndr) nel derby

 

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