Match for Expo – Il ritorno delle leggende, quanti ricordi…

La corsa non è più quella di un tempo, ma la tecnica una volta imparata non la scordi più. Così ieri sera più di trenta leggende del calcio hanno calcato (ancora) l’erba di San Siro per il Match for Expo organizzato da Javier Zanetti, facendo vedere che sanno ancora come si fa. Le due squadre sono state divise tra bianchi, la squadra di Pupi, in cui vi era una chiara maggioranza interista e rossi, chiamati gli ”Expo”, dove ovviamente la maggioranza era milanista. Per citarne alcuni nella squadra dell’ex capitano dell’Inter militavano molti protagonisti del Triplete: Walter Samuel, Esteban Cambiasso, Cristian Chivu, Dejan Stankovic, Ivan Cordoba, insieme a qualche giocatore della rosa attuale come Mauro Icardi e qualche vecchia leggenda come Zamorano, Ruben Sosa, Nicola Berti. Mentre nella squadra rossa capitanata inizialmente da Roberto Baggio vi erano Filippo Inzaghi, Clarence Seedorf, Andrij Shevchenko, Alessandro Nesta, Luis Figo e Bobo Vieri.

La partita, organizzata in occasione dell’apertura dell’Esposizione Universale per raccogliere fondi per la Fundacion PUPI, è avvolta in un ambiente carico di entusiasmo e vecchi ricordi. Alcuni tifosi guardando giocare calciatori di vecchia data ricordano gli anni gloriosi delle squadre di Milano e si lasciano cullare dalle memorie ormai quasi svanite.

Le marcature vengono aperte, neanche a dirlo, dal più giovane in campo, Mauro Icardi che il fiuto per il gol non lo perde nemmeno in questa occasione. Servito benissimo davanti alla porta buca Francesco Toldo. Accenna un’esultanza molto contenuta sapendo che almeno in questa serata la vittoria è il fattore che conta meno. Prima della fine del primo tempo Shevchenko trasforma un rigore che riporta in parità lo scontro. Il match si concluderà sul 4-6 per i rossi con Hernan Crespo e Samuel Eto’o, che subentrarti siglano una doppietta a testa di rara bellezza. Inutili per i bianchi i gol di Zanetti in serpentina e Rodrigo Palacio subentrato a Maurito. Da ricordare anche l’ingresso dell’ex di Mancini Sylvinho, protagonista di qualche progressione da applausi.

Concludendo un’accento su ciò che è avvenuto a 5 minuti dal 90esimo. Cambio, esce Zanetti. Il capitano dei bianchi anziché uscire dal campo si avvia verso un altro giocatore donandogli la fascia che per 15 anni è stata sul suo braccio. Sembra dirgli: ”Andrea, ora questa è tua. Portala con onore”. Una gioia immensa per Andrea Ranocchia, attuale capitano della Beneamata. Standing ovation.

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