Zanetti: “Palacio è straordinario, Lamela sarebbe un grande colpo. Mondiale? Ci spero ancora!”

Tornato nella sua Argentina per le ferie natalizie e per partecipare alla partita d’addio al calcio giocato di Gabi Milito, fratello maggiore del Principe nerazzurro, il capitano Javier Zanetti ha tracciato un bilancio sull’anno solare che sta per concludersi, proiettando già lo sguardo sugli obiettivi di gruppo e i sogni a livello personale per i mesi che verranno: “E’ stato un 2013 duro e difficile per me. Il grave infortunio patito la primavera scorsa aveva fatto presagire un finale anticipato di carriera. Ma in quel momento io ho solo pensato che avrei voluto giocare un’altra partita con questa maglia. E per mia fortuna è successo già in questo anno solare e ne sono molto felice”.

Un anno solare che si è concluso con l’importantissima vittoria nel derby grazie al guizzo di uno scintillante Palacio: “Rodrigo è straordinario. Sta facendo un grandissimo campionato e sono molto contento per lui perché è un professionista esemplare e si merita tutto questo. E’ il tipo di attaccante che, in virtù delle sue doti atletiche abbinate al fiuto del gol, ogni giocatore e allenatore vorrebbe avere con sé in squadra. Credo che, con l’aiuto di Milito e Icardi, nel girone di ritorno possa diventare ancora più incisivo e determinante per le sorti della stagione nerazzurra”.

Un parco attaccanti a tinte albicelesti e che, stando alle voci di mercato degli ultimi giorni, potrebbe arricchirsi di una nuova freccia sudamericana:  “Lamela? Credo che per noi sarebbe un grande colpo visto quello che ha dimostrato nei suoi anni a Roma. E’ molto giovane e con grandi margini di miglioramento davanti a sé. Credo possa essere un ottimo acquisto per noi anche in prospettiva”.

Chiusura dedicata al Mondiale brasiliano e al sogno chiamato Seleccion al quale Zanetti continua a credere: “Penso che la vita sia fatta per sognare. I sogni ti spingono sempre a dare quel qualcosa in più per far sì che si possano avverare. Io sogno e spero ancora in una possibile chiamata del ct Sabella, anche se ho molto rispetto di chi finora ha giocato tutte le eliminatorie riuscendo a portare la nazionale argentina al Mondiale. Vedremo da qui a giugno cosa succederà. La Seleccion rimarrà comunque una parte importante della mia vita, con lei ho vissuto partite e momenti davvero unici. Avrò sempre molta gratitudine nei suoi confronti e sarò sempre il suo primo tifoso”.

 

 

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