Rigore in favore del Napoli, l’Inter protesta: la sentenza di Marelli

Napoli in vantaggio, per ora, allo stadio Diego Armando Maradona. I partenopei segnano sul rigore assegnato dopo un doppio intervento di Mkhitaryan e Acerbi su Di Lorenzo. Il penalty, poi segnato da Kevin De Bruyne – uscito appena dopo per infortunio -, ha causato però numerose polemiche, sia per modalità di assegnazione sia per l’effettivo contatto, ritenuto non tale da fischiare.

La situazione

Sul punteggio di 0-0, circa alla mezz’ora, Di Lorenzo avanza verso la porta di Sommer, inserendosi in area di rigore in mezzo ai giocatori avversari. A metà area, il capitano partenopeo viene fermato da Mkhitaryan alle spalle e da Acerbi davanti, causando la caduta di Di Lorenzo.

A creare scalpore è stata la modalità con cui è avvenuta l’assegnazione del rigore, col direttore di gara Mariani che dapprima lascia correre e, dopo qualche secondo, torna indietro sui suoi passi e fischia il rigore, senza attendere l’eventuale revisione al VAR. Polemiche dell’Inter ma il rigore, dopo minuti di attesa, viene confermato.

L’analisi di Marelli

A commentare l’accaduto è stato l’ex arbitro Luca Marelli, che ha commentato l’episodio del calcio di rigore a DAZN.

“Ribadisco che non c’è il rigore per il Napoli. Andava revocato al VAR. Il contatto è assolutamente cercato da Di Lorenzo. Mkhitaryan non fa alcun movimento verso Di Lorenzo, escluso un fallo di Acerbi che prende il pallone. Il rigore andava tolto”.

Parole che dunque alimentano i dubbi sull’assegnazione del rigore che, di fatto, ha permesso al Napoli di andare in vantaggio.

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