Mancano pochi minuti all’inizio della sfida tra Inter e Slavia Praga, match valevole per il 2° turno di Champions League.
Riparte la Champions League, con il secondo turno della fase iniziale della massima competizione europea: nella prima uscita, la squadra di Cristian Chivu ha battuto l’Ajax, ottenendo i primi tre punti fondamentali per il girone unico. Questa sera a San Siro arriva lo Slavia Praga: l’obiettivo è conquistare più punti possibili nelle varie sfide, per provare a raggiungere direttamente gli ottavi, senza passare dal turno dei play-off. La scorsa stagione i nerazzurri sono arrivati fino in fondo: difficile ripetere la cavalcata dell’anno scorso, ma per una squadra come l’Inter è doveroso provarci.
Inter-Slavia Praga, le parole di Marotta
A pochi minuti dal fischio d’inizio tra Inter e Slavia Praga, ai microfoni di Sky Sport è intervenuto Giuseppe Marotta, presidente dell’Inter. Argomento principale affrontato è quello legato a San Siro, che nelle scorse ore è stato al centro del dibattito dopo il consiglio comunale di Milano terminato nella notte. Queste le sue parole:
San Siro? È stata una decisione molto tribolata, ma noi siamo molto soddisfatti, lo dico da Presidente dell’Inter, da appassionato di calcio e da cittadino di Milano. Ora comincia un cammino difficile, per entrambi le parti, ma sono sicuro che intraprenderemo questo discorso con la consapevolezza che porterà grandi soddisfazioni.
Io vorrei tranquillizzare chi non è d’accordo con questa decisione, perché Milan e Inter interagiscono con trasparenza, per Milano e per il calcio nazionale. Lo stadio rappresenta un valore aggiunto, non solo per i club ma anche per la città, porterà lavoro, attrazione turistica.

Marotta ha poi replicato alla domanda inerente al bilancio in positivo e al record in Serie A dei ricavi:
Credo che l’obiettivo principale di un club sia quello di centrare la sostenibilità economica e finanziaria, raggiungendo risultati sportivi di qualità. Noi ci siamo riusciti, raggiungendo ricavi straordinari. Questo è il nostro modello e vorremmo ripeterci anche in questa stagione.
Operazioni come Mbappe? Per un club italiano rappresenterebbe una pazzia, una volta in Italia arrivavano i grandi campioni in età giovanile. Oggi c’è un grande campione nel Milan che si chiama Modric, ma arriva a 40 anni, a fine carriera. Oggi la Serie A è un campionato di transizione, dobbiamo adattarci al nostro prodotto, penso che il settore giovanile italiano sia un grande prodotto.