A fine mercato arriva un retroscena di mercato che riguarda anche quelle che sarebbero potute essere le mosse del club nerazzurro
Messo in archivio il calciomercato estivo, iniziano ad emergere interessanti aneddoti su quelle che sono state le mosse compiute dai vari club europei, nonché su alcune trattative che non hanno trovato la fumata bianca definitiva per sbloccarsi.
L’estate di calciomercato dell’Inter ha visto diversi movimenti in uscita, con sostanziali cambiamenti soprattutto in attacco, e l’arrivo di alcuni nomi mirati da utilizzare per puntellare una rosa che di per sé appariva agli occhi della dirigenza competitiva. In avanti la Beneamata ha salutato sia Correa che Arnautovic, entrambi fuori da ogni progetto futuro e finiti sulla lista degli svincolati al termine del loro contratto con i nerazzurri. Per sostituirli, l’Inter ha deciso di alzare l’asticella puntando su profili giovanissimi e in grado di garantire voglia e intensità fin da subito: da qui la scelta di bussare alla porta del Parma per prelevare Ange-Yoan Bonny, oltre alla promozione in prima squadra per Francesco Pio Esposito dopo un’annata da super protagonista con lo Spezia in Serie B.
L’aneddoto che riguarda un vecchio pallino dell’Inter: cosa è emerso
Sempre per il reparto offensivo, l’Inter è stata a lungo sulle orme di un profilo in grado di garantire fantasia e imprevedibilità: Ademola Lookman. Il mancato accordo con l’Atalanta, che ha respinto ogni offerta presentatagli dai nerazzurri di Milano, ha fatto sì che il nigeriano rimanesse a Bergamo con l’Inter che ha preferito abbandonare la pista.

Oltre all’Inter, un altro club sembrava pronto all’affondo per Lookman: il Galatasaray. A riportarlo è lo stesso allenatore del club di Istanbul, che ai microfoni del portale Now Spor ha parlato del tentativo compiuto dai turchi per il calciatore della Dea:
“Eravamo interessati a Lookman. Pensavamo che potesse essere la stessa formula di Osimhen dell’anno scorso. Ma l’Atalanta ha detto che sicuramente non avrebbe ceduto il giocatore in prestito“.