La nuova era azzurra, con Gattuso al comando, riparte il cammino dell’Italia verso i mondiali: le parole del neroazzurro
Torna in campo la Nazionale. In una veste nuova e con un nuovo condottiero, gli azzurri proveranno a strappare un pass per i prossimi campionati mondiali. Dopo la debacle di Oslo con la Norvegia è arrivato un dolce seppur fievole segnale di ripresa, con il 2-0 rifilato alla Macedonia nell’ultimo giorno della direzione Spalletti.
Tra poche ore la nuova Italia di Gennaro Gattuso scenderà in campo contro l’Estonia al Gewiss Stadium di Bergamo per la terza gara di queste qualificazioni. Fischio d’inizio alle ore 20.45. Tra i convocati anche i nerazzurri Bastoni, Esposito, Barella, Dimarco e Frattesi.
Le parole di Nicolò Barella
Nella conferenza stampa di ieri, alla viglia del match, Nicolò Barella ha parlato del percorso della nazionale fino ad ora, un percorso irto di ostacoli e con più ombre che luci. Nonostante ciò, le prime sensazioni sul nuovo corso Gattuso sono estremamente positive, come dichiarato da lui stesso.

“Ora ci sono nuovi stimoli, un nuovo allenatore che ci può dare una grande mano e al quale dobbiamo dare qualcosa in più: io voglio giocare il Mondiale e l’obiettivo è riportare la Nazionale sul palcoscenico che merita.
Rappresentiamo un popolo che ha fatto la storia del calcio, il senso di appartenenza deve essere la base: dobbiamo andare al massimo, ritrovare la fiducia, fare belle partite e prestazioni di alto livello.”
Si ritorna a parlare del passato e delle uscite poco convincenti degli azzurri. Barella risponde a tono, difendendo prima Mancini e poi Spalletti e i suoi compagni di squadra a regia della difesa e del centrocampo:
“Abbiamo sbagliato anche noi come giocatori e persone. Non è questione di blocco Inter che ha faticato o meno all’Europeo o dopo la finale di Champions: ognuno deve prendersi le proprie responsabilità.”