L’esordio in campionato dei nerazzurri non lascia molto spazio a dubbi sulla bontà di questa rosa. Allo stesso tempo, non ci sono buone notizie per tutti.
L’Inter è già proiettata alla sfida di domenica contro l’Udinese, come una grande squadra deve sempre fare. Inevitabile però tornare sulla partita di ieri, un roboante cinque a zero che non si era mai visto in una partita di esordio. La squadra c’è, l’allenatore è stato bravo a far gruppo e a dare le giuste motivazioni dopo una stagione a tratti massacrante.
C’era bisogno di una ventata di aria fresca e Chivu la sta dando. Con l’aiuto, ovviamente, anche di nuovi innesti giovani e di qualità. Senza dubbio, però, uno su tutti: Petar Sucic.
Petar Sucic incanta San Siro: Chivu, chi terrai fuori adesso?
La partita di ieri ha dato sicuramente una grande carica a tutto l’ambiente. Le note positive sono state diverse, a partire dai gol, passando per un’orchestra che sembrava muoversi all’unisono. I giocatori, è evidente, si conoscono molto bene e così, anche per un nuovo innesto, l’inserimento diventa più semplice.

In questo caso parliamo indubbiamente di Petar Sucic, che durante il match di ieri sera ha illuminato San Siro da unico esordiente nelle fila nerazzurre. La sua è sembrata una prestazione da veterano, mettendo la sua firma grazie a un grande mix di aggressività, personalità e anche qualità.
Il suo esordio però, e ne parla Repubblica oggi in uno dei suoi approfondimenti, è dovuto alla squalifica di Hakan Calhanoglu, in partenza sicuramente titolare in questa Inter, ma ora forse non più così certo del posto. Oltre al croato infatti, c’è da registrare la prestazione di Nicolò Barella che ha tutt’altro che sfigurato nel ruolo di regista. Difficile quindi per Chivu non riproporre questa composizione in mezzo al campo.
Certo, le partite sono tante e, di conseguenza, lo saranno anche le rotazioni. Ma se il turco vuole mantenere un ruolo chiave in questa squadra e giocare da titolare i big match dovrà sicuramente correre e lavorare di più degli scorsi anni.