Dopo settimane di voci, trattative e indiscrezioni si è finalmente conclusa una delle telenovelas di questa estate nerazzurra
Negli ultimi anni l’Inter ha impostato il lavoro sul settore giovanile seguendo una linea precisa: far crescere calciatori pronti a entrare nei meccanismi della prima squadra o capaci di generare valore sul mercato. Un vivaio moderno, progettato per essere in sintonia con le esigenze del club, in grado di assicurare continuità sia tecnica sia economica.
Oggi il simbolo più recente di questo percorso è Francesco Pio Esposito. Dietro di lui, però, c’è un sistema ben strutturato che si fonda su scouting selettivo, metodi di lavoro condivisi e un dialogo costante con lo staff della prima squadra. Non è un caso che da Interello siano usciti anche tecnici di livello: oltre a Stramaccioni e Chivu, numerosi allenatori cresciuti nel settore giovanile nerazzurro stanno trovando spazio nei campionati professionistici. Uno dei talenti più fulgidi usciti dal settore giovanile nerazzurro però ora si prepara a dare il definitivo addio alla casa madre.
Inter, ufficiale la cessione di Esposito
Quando nel 2019 un tecnico come Antonio Conte, non proprio famoso per lanciare i giovani, fa esordire sia in campionato che in Champions il minorenne Sebastiano Esposito, tutti hanno avuto sotto agli occhi di che talento si trattasse. Quella che però sembrava l’inizio di una carriera fulgida si è presto arenata in un concatenarsi di prestiti che non l’hanno aiutato a trovare la definitiva consacrazione.

Oggi, dopo vari tira e molla tra Cagliari e Parma, il centravanti di Castellammare di Stabia ha dato il suo addio definitivo al mondo Inter: il classe 2002 ha infatti firmato il suo accordo con i sardi che lo prelevano con la formula del prestito con obbligo di riscatto. Inutile il tentativo del Parma di inserirsi nella trattativa, Seba voleva assolutamente lavorare con Pisacane e unirsi al Casteddu.
Le cifre dell’affare
L’Empoli, nonostante l’ottima stagione condotta da Esposito, ha deciso di non esercitare il suo diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro. A discapito di un buon Mondiale, Chivu ha comunque deciso di non dare una chance all’ex prodigio nerazzurro e visto il contratto in scadenza nel 2026 l’unica via percorribile era quella della cessione.

Seba va a Cagliari con un prestito gratuito con obbligo di riscatto fissato a 4 milioni di euro, oltre a una percentuale sulla futura rivendita pari al 40% – da calcolare sul delta rispetto ai 4 mln, ovvero sulla differenza tra i 4 milioni e la cifra dell’eventuale trasferimento futuro