Il caso dei polsi fasciati che sta facendo il giro del web. Interviene il medico che rivela i retroscena.
Sta facendo sempre di più il giro del web il caso dei polsi fasciati specialmente nella squadra del Barcellona. Lo abbiamo potuto osservare anche nella sfida di Champions League valida per le semifinali della massima competizione UEFA tra Barcellona ed Inter. Il protagonista in questione era proprio il giovane talento Lamine Yamal che riportava una fasciatura proprio sul suo polso. Insomma una situazione che interessa anche altri giocatori blaugrana e pare che questa particolare “moda” abbia scatenato il giudizio popolare. Ci pensa però Marco Scorcu, medico del Cagliari, ad intervenire sulla questione ed a riportare alcune delucidazioni in merito.
Caso polsi fasciati, Marco Scorcu: “Facilitare la guarigione”
Marco Scorcu, da vicepresidente della Federazione medici sportivi nonchè medico del Cagliari, ha voluto fornire alcuni chiarimenti riguardanti la polemica che negli ultimi giorni ha fatto il giro del web, per l’ennesimo episodio dove i giocatori del Barcellona sono stati colti con delle fasciature ai polsi.
Lo scopo di queste fasciature è unicamente quella di facilitare la guarigione di una patologia pregressa. Non vedo e non voglio assolutamente intravedere un secondo fine. Avevo due giocatori che lo facevano regolarmente per esito di distorsioni al polso. I portieri poi lo fanno sempre, visto che sono soliti sollecitare quella parte del corpo e sono sottoposti a numerosi traumi ai polsi. Certe volte può accadere che il bendaggio si mantenga anche una volta risolto il problema.

Chiaro il punto di vista di Marco Scorcu che esclude ogni secondo fine rispetto a queste fasciature sui polsi:
Di accessi venosi ce ne sono tantissimi nel nostro corpo. Se qualcuno avesse qualcosa da nascondere, perché dovrebbe utilizzare il polso o la mano mostrando poi un bendaggio tanto evidente quando potrebbe farlo tranquillamente in aree del corpo meno visibili? Stiamo parlando di club e federazioni con protocolli rigidissimi, più logico ricondurre tutto a una questione di scaramanzia che a qualcosa che abbia a che fare con l’accesso venoso. Lo dico sul serio, io penso più a un giocatore scaramantico perché ha segnato con una benda e quindi voglia mantenerla anche dopo la patologia che a un’iniezione per via endovenosa.