Intervistato da La Repubblica, l’esterno olandese si confessa e si lascia andare a dichiarazioni importanti sugli obiettivi della squadra ma anche sulla sua esperienza in Italia.
È un dicembre di fuoco questo per l’Inter, tra campionato, Champions League e anche la Coppa Italia che, arrivati agli ottavi, vede finalmente coinvolte anche le big. In Europa la classifica è molto positiva: in questo momento i Nerazzurri sono tra le prime otto e a gennaio avranno la possibilità di consolidare il passaggio del turno.
Fondamentale questo per evitare il playoff di febbraio, con tutti i lati positivi che ne conseguono anche dal punto di vista di gestione fisica, mentale e rotazioni. Anche perché in campionato, invece, le pretendenti allo scudetto corrono e come. Non solo il Napoli, ma ormai anche l’Atalanta di Gasperini, passando per Lazio e Fiorentina che hanno medie punti altissime. E, ricordiamo sempre, l’Inter dovrà anche recuperare il match del Franchi proprio contro la Fiorentina. Data ancora da definire.
Dunque, se la squadra di Inzaghi vorrà riconfermarsi in Italia e allo stesso tempo alzare l’asticella in Champions, le possibilità di passi falsi sono ridotte davvero al minimo. E a proposito di conferme ed obiettivi, si è espresso proprio Denzel Dumfries.
Parla Dumfries: “La finale di Istanbul ha fatto male, ma vogliamo un’altra possibilità”
Intervistato da La Repubblica, l’ex giocatore del PSV si è aperto su vari temi, tra campionato, Champions e anche qualche curiosità: “Perdere la finale di Champions ha fatto male, non sono mai riuscito a riguardare la partita – ha dichiarato Denzel – ma vogliamo assolutamente un’altra possibilità e daremo tutto per conquistarla“.
Sull’andamento della stagione in corso, invece, si esprime così: “Non so perché facciamo tanti gol in campionato e di meno in Champions League, non è facile spiegarlo. Sicuramente dovremmo segnare di più, ma dobbiamo anche sempre mantenere questo spirito combattivo che stiamo avendo. Ora però pensiamo alla Lazio che è fortissima“.
L’esterno si è poi lasciato andare ricordando quanto avvenuto nel suo primo giorno alla Pinetina: “Credevo di fare delle foto e poi di stringere un po’ di mani tra dirigenti e collaboratori. E invece no, sono stato messo subito in mezzo al campo – ha raccontato Dumfries che poi ha continuato – Ho preso il mio borsone che avevo in auto ma ci ho trovato dentro due scarpe sinistre. Ho dovuto farmi prestare quella destra”.