Inter, chapeau! Di cuore e di classe: il primo atto è tuo

Era il 17 Marzo, ore 13:00 circa, e il calcio italiano ha sorriso. Inter, Milan e Napoli erano entrate a far parte delle migliori otto d’Europa, dopo aver eliminato agli ottavi rispettivamente Porto, Tottenham ed Eintracht Francoforte, e il sorteggio di Nyon è stato benevolo con tutte e tre.

La possibilità di incontrare squadre sulla carta più forti e più blasonate era dietro l’angolo, ma il sorteggio ha detto altro, le combinazioni hanno portato ad altro, forse il destino ha voluto così.

L’Inter contro il Benfica, Milan e Napoli per il derby italiano, con le big dall’altra parte del tabellone, con la possibilità di semifinale italiana, con la probabilità di vedere un nostro club in finale di Champions League, sì, in finale.

Chi lo avrebbe immaginato ad inizio stagione? Forse nessuno, anzi, quasi sicuramente nessuno.

Gli esiti degli incontri hanno decretato Inter e Milan come semifinaliste, con il Napoli eliminato dai rossoneri e riversato subito in campionato, dove c’era un tricolore da vincere, dopo anni, e così è stato.

In Champions, dunque, spazio a Inter e Milan, al derby. In Europa. Chissà cosa avranno pensato nerazzurri e rossoneri.

Inter, Milan, Real Madrid e Manchester City, semifinali della Champions League 2022/2023. Non è uno sogno, men che meno uno scherzo, è realtà.

Inter e Milan di nuovo lì, insieme, l’una contro l’altra, come vent’anni fa, a sbandierare in alto la bandiera italiana in Europa, a riportare il calcio italiano dove conta davvero ma, poi, ognuna a pensare per sé, a vincere, a guadagnarsi la gloria.

Il primo atto si è consumato ieri sera, spettacolo iniziato alle ore 21:00 sul campo, molto prima tra le strade del capoluogo lombardo. Ansia, attesa, paura, voglia di vincere, felicità, emozione, situazioni contrastanti, ma tutte insieme racchiuse nella mente di ogni tifoso, di ogni membro dello staff  delle squadre, di ogni giocatore, degli allenatori, presidenti e così via.

È Milan-Inter, in semifinale di Champions League, quando ricapita? Sì, giusto, ogni vent’anni circa.

Pronti via, 1 a 0 Inter, neanche il tempo di festeggiare ed è già 2 a 0. La Milano nerazzurra inizia a sognare, quella rossonera è incredula.

Per il resto del match gli uomini di Inzaghi gestiscono il vantaggio, ma con il rammarico di non aver timbrato almeno un’altra volta il cartellino, le occasioni ci sono state, mentre i ragazzi di Pioli hanno provato a riaprirlo, ma con poca convinzione.

L’Inter, tutto sommato, ha meritato, ha giocato meglio, soprattutto nella prima frazione di gioco. Inzaghi aveva qualche dubbio su chi mandare in campo dall’inizio, ma ha scelto bene, considerando l’esito dell’incontro.

Lo stesso Inzaghi, giorni prima della sfida lo aveva detto, sarà una partita che si deciderà nei 180 minuti e aveva ragione. Il doppio vantaggio nerazzurro è un buon risultato, ma guai ad abbassare la guardia, guai a sottovalutare i cugini rossoneri.

Ieri sera l’Inter ci ha messo tutto in campo, confermando l’ottimo stato di forma, grinta, corsa, gioco, attenzione, concentrazione. No, non si trovano difetti. Tutto ciò dovrà metterlo anche martedì prossimo, al ritorno, ma servirà una cosa in più: la testa.

Qualche altro giorno, per conquistare la gloria. L’Inter proverà a difendere il vantaggio, il Milan a ribaltarlo. Inzaghi e i suoi per vendicare l’Inter di vent’anni fa, Pioli e i suoi, invece, per entrare nella storia, come allora.

Ancora 90 minuti, saranno lunghissimi, d’altronde, Inzaghi lo aveva detto.

 

Impostazioni privacy