Lautaro, parole d’amore per l’Inter: “Essere il capitano mi rende fiero”, poi il retroscena sul Mondiale

Sempre più nei cuori dei propri tifosi, Lautaro Martinez è ormai divenuto il perno centrale nonché figura di spicco di questa Inter. Miglior marcatore nerazzurro, capitano e titolare inamovibile: queste le caratteristiche della stagione in corso dell’argentino.

Lautaro Martinez dichiarazioni Inter Argentina
Lautaro Martinez

Come se non bastasse, il momento d’oro del “toroMartinez è stato condito dal trionfo nei Mondiali in Qatar con la sua Argentina, al fianco del suo idolo d’infanzia Leo Messi. Lacrime, sudore e soddisfazione per un Lautaro sempre più forte e maturo, come dimostrato dalle sue dichiarazioni a TyC Sports.

“Ho rischiato il Mondiale per aiutare l’Inter”, la rivelazione di Lautaro

TyC Sports è un’emittente televisiva argentina, su cui da qualche mese viene concesso ampio spazio ai protagonisti della spedizione Mondiale. Il turno è giunto anche per Lautaro Martinez che, parallelamente alle proprie dichiarazioni sul trionfo in Qatar, ha anche parlato così della sua avventura all’Inter:

“Sono a Milano da ormai 5 anni. Mi sono sempre impegnato al massimo sul campo, anche se non nego di aver passato numerosi alti e bassi. Posso però dire con certezza che questo è il mio periodo migliore vissuto in maglia Inter”.

“Dai gol alla fascia da capitano, la stagione in corso è davvero speciale per me. Sto giocando tante partite con continuità, lo trovo importante sia per la mia crescita personale che per quella della squadra. Questo momento d’oro arriva anche grazie alla fascia: essere capitano dell’Inter mi rende orgoglioso e fiero di me stesso!“.

Lautaro Martinez dichiarazioni Inter Argentina
Lautaro Argentina

Lautaro ha poi parlato di alcuni guai fisici di cui è stato vittima in Qatar, facendo valere ancor di più la sua indole da guerriero:

“Ogni giorno mi fermo e penso a quanto sia stato incredibile il percorso fatto con la Nazionale. In un anno e mezzo abbiamo vinto tutto, dalla Copa America alla Finalissima, fino ad arrivare al Mondiale. E pensare che in Qatar sono arrivato pieno di acciacchi, soprattutto a causa di un problema rimediato in Champions contro il Viktoria Plzen. In quel momento all’Inter c’era emergenza in attacco, visti gli infortuni di Correa e Lukaku, non potevo alzare bandiera bianca anche io“.

“Giocando da acciaccato con l’Inter sono arrivato al Mondiale in pessima forma, ma non me ne pento. Non volevo abbandonare i miei compagni, ho fatto diverse infiltrazioni e sono ricorso a varie cure. Fortunatamente, lo staff in Qatar mi è stato accanto nel recupero e sono riuscito ad aiutare l’Argentina in questo splendido percorso”.

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