L’ex procuratore di Gabigol fa chiarezza: “Gli argentini non volevano che giocasse”

Tra i giocatori degli ultimi anni su cui l’Inter ha scommesso tanto c’è Gabriel Barbosa, conosciuto ai più come Gabigol. La società nerazzurra aveva organizzato una presentazione e una campagna sui social che ricordava molto quella fatta per Ronaldo il Fenomeno.

Con l’Inter, Gabigol ha lasciato pochissimi ricordi positivi: tra questi la rete decisiva contro il Bologna nei minuti finali dell’incontro, che ha portato tre punti alla causa interista. Subito dopo l’esperienza interista, il giocatore si è trasferito al Benfica e successivamente al Flamengo, ritrovando la sua dimensione in patria e tornando a segnare un gran numero di reti. Per quale motivo in Italia Gabigol non ha trovato la sua dimensione?

Wagner Ribeiro critica anche Tite: “Doveva chiamare Gabigol al posto di Rapinha”

Inter Gabigol Brasile

Prova a dare una risposta Wagner Ribeiro, ex agente del giocatore che, intervistato ai microfoni del podcast Benja Me Mucho ha dichiarato: “La colpa è dello spogliatoio. Gli argentini non lo facevano giocareL’ Inter era una squadra argentinizzata. Che opportunità aveva di giocare nell’Inter? Giocava 10 minuti a partita, si può chiamare opportunità? È tornato in Brasile, è andato al Santos, ha fatto bene. È andato al Flamengo, ha fatto bene. Il Flamengo l’ha comprato, ha continuato a fare bene, segnando gol decisivi“.

Infine, Ribeiro ha voluto dire la sua anche sulla mancata presenza dell’attaccante ai Mondiali che si sono svolti in Qatar: “Tite ha sbagliato chiamando Raphinha. Chi altri ha segnato tutti i suoi gol in Brasile negli ultimi anni? Va bene, non ha fatto bene all’Inter e al Benfica. Ma i motivi sono altri“.

Alfonso Martino

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