La difesa è certamente il reparto interista che ha lasciato più a desiderare in questo avvio di stagione. I troppi gol presi hanno compromesso il cammino nerazzurro in campionato, dato che la vetta dista, al momento, ben undici punti.
L’estate scorsa è stata molto tormentata per i dirigenti della società meneghina. Il diktat imposto dalla famiglia Zhang per l’attivo di mercato ha complicato i piani di Marotta e dei suoi collaboratori. Il giocatore destinato a partire sembrava essere Milan Skriniar, l’agnello che a malincuore andava sacrificato sull’altare del bilancio.
Il forte difensore slovacco è rimasto, dal momento che il PSG non ha presentato un’offerta congrua dalle parti di Viale della Liberazione. I dirigenti hanno, dunque, intensificato i contatti con l’entourage del difensore per raggiungere un accordo sul rinnovo di contratto, che al momento ha scadenza giugno 2023.
Il punto sul rinnovo di Skriniar
Secondo quanto riportato da Tuttosport, la trattativa procede spedita e la fumata bianca dovrebbe arrivare a breve. Il giocatore avrebbe, infatti, comunicato ai parigini la sua intenzione di rimanere a Milano, ma si aspetta che Marotta alzi l’offerta di rinnovo rispetto ai 6 milioni proposti nell’ultimo incontro.
Il PSG sarebbe, quindi, costretto a virare su altri obiettivi, dal momento che una rottura tra Skriniar e l’Inter sembra davvero utopistica. L’attenzione dei campioni di Francia si è ora rivolta su Pierre Kalulu, jolly difensivo del Milan, che potrebbe davvero fare al caso di Galtier. Un’eventuale trattativa tra i rossoneri e i parigini chiarificherebbe l’esito positivo delle trattative fra i nerazzurri e il suo futuro capitano con il numero 37 sulle spalle.
Chalobah rinnova con il Chelsea fino al 2028
Intanto, il Chelsea ha ufficializzato il rinnovo di contratto per Trevoh Chalobah. Il difensore inglese si è, infatti, legato ai Blues fino al 2028. Il calciatore era stato sondato dall’Inter la scorsa estate, proprio come eventuale sostituto di Skriniar. Ora che l’obiettivo pare definitivamente sfumato, Marotta dovrà strappare il sì dello slovacco quanto prima, per evitare sorprese.
FEDERICO LUIGI DI MINGO