Marco Branca: “Non consiglio di trattenere Lautaro contro la sua volontà”

Dal 2002 al 2014 Marco Branca è stato direttore sportivo dell’Inter, tra buoni colpi e tante delusioni. Ecco le sue parole sulla ripresa del campionato, sul mercato e in particolare su Icardi che proprio lui aveva portato a Milano sette anni fa.

L’ex calciatore e dirigente nerazzurro, dice la sua ai microfoni di Radio Punto Nuovo:

GIOCARE A PORTE CHIUSE – “Sono d’accordo, è calcio vero comunque. Quando in ballo c’è la classifica, una professionalità da difendere, e una classifica da rispettare, bisogna agire”.

UNA PARTITA OGNI 3 GIORNI – “Non è bello, sono tante partite e non è facile soprattutto ora che c’è stato un lungo stop. Potrebbero esserci più infortuni, ma d’altro canto è una situazione anomala per tutti. Bisogna fare di necessità virtù, molte volte quando si hanno più partite ravvicinate, può essere utile mantenere alta la concentrazione rispetto agli altri. Magari da un punto di vista fisico si corrono più rischi, ma oggi ci sono giocatori che possono reggere questi ritmi, sono giovani e forti abbastanza”.

SCHIERARE LA PRIMAVERA – “Sono dell’idea che molte volte, quando le cose sembrano svantaggiose, non lo siano realmente. Alibi e scuse non sono mai state parte della mia filosofia, io avrei soltanto affrontato con impegno queste partite. Credo che in questo momento storico, sia politicamente che praticamente sia importante pensare alla ripresa. Avremo il mese di giugno per capire come andranno le cose dal punto di vista clinico, ma credo che cercare di riprendere sia un atto di serietà. Bisogna essere intelligenti nel saper valutare tutto ciò che capita durante il percorso”.

Poi l’intervista si sposta sul mercato nerazzurro, ambito che Marco Branca ha guidato per dodici anni.

LA CESSIONE DI ICARDI – “Sono decisioni prese in un momento storico. Lo prelevai io dalla Sampdoria a 13 milioni più 2 di bonus. Questa cessione la vedo come la naturale conseguenza di quanto accaduto l’anno scorso”.

LAUTARO OUT CAVANI IN – “Tutto dipende dalla volontà dell’attore principale che è Lautaro Martinez. Se vuole rimanere, lo preferirei dal punto di vista sportivo, altrimenti no perchè non conviene mai tenere un calciatore contro la sua volontà. Per quanto riguarda Cavani, lui ha sempre fatto bene il suo mestiere, ma bisogna anche valutare che non ha più 20 anni. Di sicuro, finché non vedo la firma, non credo a un suo approdo a Milano”.

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