Juve-Inter, il ministro dello Sport Spadafora: “Rinvio delle partite meglio degli stadi vuoti”

Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, ha parlato riguardo la questione del rinvio delle partite.

IL MINISTRO SPADAFORA: “DECISIONE DELLA LEGA PRESA IN AUTONOMIA”

Vincenzo Spadafora, ministro dello Sport del Governo italiano, in una nota ha fatto chiarezza sulla questione del rinvio delle cinque partite del campionato italiano, compresa Juve-Inter, causa coronavirus. La decisione, infatti, è stata presa dalla Lega di Seria A e non dal governo italiano. Ecco le parole:

La valutazione unanime dei vertici del mondo sportivo e calcistico è stata quella di prediligere il rinvio piuttosto che giocare negli stadi vuoti, tenendo conto anche delle ripercussioni a livello di immagine sul nostro Paese e delle difficoltà nella programmazione di turni supplementari in un calendario mai come quest’anno denso di appuntamenti nazionali e internazionali

Il ministro ha poi continuato: “L’emergenza a seguito dei casi di Coronavirus in Italia ha costretto il Governo e le altre Autorita a prendere decisioni impopolari, ma necessarie. Decisioni che devono essere modulate e aggiornate in base all’andamento dei dati e ai consigli della comunità scientifica, mettendo al primo posto la salute dei cittadini e cercando, per quanto possibile, di limitare le conseguenze per tutti i cittadini.

Per quel che riguarda gli eventi sportivi, dopo la fase del blocco totale dei primi giorni, abbiamo autorizzato, su richiesta del CONI, della FIGC e delle Leghe Calcio, la possibilità di effettuare allenamenti e gare a porte chiuse, rimettendo a loro la decisione se avvalersi o meno di questa facoltà”.

Spadafora conclude dichiarando: “In vista dei prossimi appuntamenti, la valutazione unanime dei vertici del mondo sportivo e calcistico è stata quella di prediligere il rinvio piuttosto che giocare negli stadi vuoti, tenendo conto anche delle ripercussioni a livello di immagine sul nostro Paese e delle difficoltà nella programmazione di turni supplementari in un calendario mai come quest’anno denso di appuntamenti nazionali e internazionali.

Decisione autonoma, che come Ministro competente ho accolto con favore. Ogni valutazione sulle ripercussioni a livello agonistico di questa decisione compete agli organi sportivi, non certo al Ministro dello Sport o al Governo”.

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